In Lombardia per ricevere un abbraccio di pace
A cura di Liza Binelli
Busto Arsizio - Sono dieci anni esatti che ho sentito parlare per la prima volta di Amma, una guru indiana che gira il mondo abbracciando le persone. Nel 2009, infatti, al Salone del libro di Torino, il paese ospite era l’India, per cui c’erano molti stand che proponevano testi di autori indiani. Fra questi, c’era quello che cura le pubblicazioni di Amma (il cui vero nome è Mata Amritanandamayi). Da allora l’ho seguita via internet e sapevo che ogni anno in novembre questa donna infaticabile è presente in Italia, dove migliaia di fedeli aspettano il suo ritorno. Anni fa la manifestazione si svolgeva a Sesto San Giovanni poi l’hanno spostata a Malpensa fiere a Busto Arsizio, ed è lì che mi sono recata il primo giorno dell’evento. Il programma dura tre giorni. Sapevo a cosa andavo incontro: una giornata infinita fatta di lunghe attese, di code estenuanti prima di poterla abbracciare.
Alle 6,42 ero davanti ai cancelli che avrebbero aperto soltanto alle 8 e davanti a me c’erano già una trentina di persone infreddolite. Se non che, per un mero errore del personale in servizio, alle 7 hanno aperto e siamo entrati nell’area espositiva. Poco dopo si sono accorti dello sbaglio e ci hanno fatto defluire all’esterno, al buio e al freddo, fra lo scontento e il marasma generale. Alla fine, alle 8 siamo entrati e ci hanno divisi in due file: prima volta in assoluto e chi aveva già ricevuto l’abbraccio. A me è andata bene, ero nel primo gruppo. Alle 9,45 ho avuto il biglietto: gratuito. Senza quello non si riceve l’abbraccio. È grazie a quello che si sa che Amma ha abbracciato finora oltre 38 milioni di persone. Ci hanno fatto scendere nella sala del darshan (lett.: visione di una persona santa o del divino) e seduti abbiamo aspettato il suo arrivo. Puntualissima alle 11 ha fatto il suo ingresso, attorniata dal suo entourage che l’accompagna in giro per il mondo. Una folla acclamante e sorridente le ha dato il bentornata! C’è stata una meditazione guidata e alle 12 è iniziato il darshan. Ci si toglie le scarpe e si lasciano giù le borse. Gli ammalati e i disabili hanno una corsia preferenziale.
Il fatidico momento per me arriva intorno alle 12,30. Nel frattempo mi hanno raggiunta i miei genitori.
Intorno a me persone di ogni età e di ogni razza, meditano ad occhi chiusi, aspettano il proprio turno, cantano i bhajans (i canti devozionali indù che si odono tutto il giorno in sala e dagli schermi si possono seguire le parole). Si è continuamente guidati da un esercito di volontari che ti dicono cosa fare. Sono oltre 800 e fanno turni da 8 ore. Salgo sul palco e tra un singhiozzo e l’altro mi avvicino a lei, l’emozione è fortissima, per me è impossibile non piangere. L’abbraccio dura 6 secondi circa e al termine mi regala un petalo di rosa e una caramella. È una signora, decisamente in carne, con l’orecchino al naso, i capelli raccolti, indossa un sari bianco e ha uno sguardo magnetico, profondissimo che non dimenticherò mai. Poi torno indietro e mi accovaccio a terra contemplando quel che succede, mentre oramai sono una valle di lacrime. Ma non sono la sola. L’energia che emana è talmente forte che sradica tutto il karma negativo, retribuzione delle vite precedenti. Non è suggestione ed io non mi vergogno a dire queste cose. È incredibile vedere quante persone abbiano bisogno di sentirsi rincuorate, di ricevere amore. Perché Amma, attraverso il suo abbraccio fa quello: dona amore. Non cambia il mondo. Non fa miracoli, lei abbraccia e basta. È stato calcolato che ad ogni giornata partecipano fra le 7 mila e le 10 mila persone.
Resto stordita per un tempo indefinito, appena recupero le forze scendo dal palco e torno al mio posto. Mentre una fila interminabile silenziosa di persone si sussegue fino a sera. Amma non si muove dalla sua postazione, non mangia, non beve, elargisce sorrisi e sussurra parole, quando vede i neonati li bacia e li coccola come se fossero suoi. Le famiglie e le coppie ricevono un abbraccio collettivo. In alcune occasioni ha abbracciato persone per 20 ore di fila.
Nell’area adiacente c’è una sala mensa, dove servono pasti indiani e occidentali. E poi un mercatino dove vendono i suoi prodotti: libri, cd, dvd, incensi, creme, semi di alberi e manufatti indiani. Ma nessuno ti obbliga agli acquisti. Ed è così che finanzia i suoi numerosissimi progetti (vedi box sotto).
Unico rammarico?
È vietatissimo fare foto, video e registrazioni. Ma nell’era del digitale qualche scatto rubato scappa a chiunque. Basta non farsi beccare, 20 anni da fotoreporter mi avranno insegnato qualcosa.
Di Liza Binelli
BOX PROGETTI
Attraverso la sua associazione Embracing the world (Etw) ha fondato un ospedale in India che ha curato finora 4 milioni di persone gratuitamente, dispone di ospedali da campo da inviare nelle zone rurali. In Kerala (sud ovest dell’India) è stata creata una comunità che distribuisce ai malati di HIV e AIDS i farmaci inibitori del retrovirus. Nel corso degli ultimi 15 anni sono stati effettuati circa 1000 trapianti di organi. Ha realizzato 47.000 abitazioni in 75 località indiane, fornendo una casa a 250.000 persone. Ha fondato un orfanotrofio a Nairobi, in Kenya e i volontari del Nord America distribuiscono 150.000 pasti ogni anno. Ma anche in Australia, Francia, Slovenia, Spagna, Messico. Realizza corsi di formazione professionale e alfabetizzazione nelle comunità tribali puntando a realizzare realtà di commercio equo solidale.
Ha messo a dimora un milione di alberi.
Ha aperto scuole per bambini sordi e per bambini disabili. Ha fornito ad oltre 100.000 donne una preparazione professionale.
Dona pensioni a vita, per vedove, disabili e donne povere: sono oltre 69.000 coloro che beneficiano di queste pensioni.
Al Nepal, colpito dal terremoto nel 2015 ha donato 100.000 vaccini di antitetanica, cibo, coperte, tali soccorsi sono stati i primi ad arrivare sul posto.
Nel 2012 Amma appare nella lista delle 100 personalità viventi più influenti nel mondo.
Nel 2014 è scelta come una delle 50 leader religiose più influenti secondo l’Huffington Post.
Altre info: amma-italia.it
Fonte notizia
www.amma-italia.it