Molti fedeli si sono riuniti Sabato sera per ascoltare il sermone che si è tenuto nella cappella della Chiesa di Scientology in Via Bronzetti 20 a Brescia. La cerimonia è stata arricchente. Il Ministro celebrante, come previsto dalla procedura, ha letto alcuni scritti del fondatore senza effettuare una predicazione personale, proprio per rimanere aderenti agli scritti di L. Ron Hubbard.
Il sermone sul valore della onestà intellettuale
Come ogni sabato si è tenuto il sermone nella cappella della Chiesa di Scientology bresciana. Il ministro ha aperto al cerimonia recitando, assieme ai fedeli, il credo di Scientology per poi proseguire con uno scritto dal titolo "Integrità personale" di cui L. Ron Hubbard ha fornito una definizione precisa ed illuminante.
L'integrità, non quella materiale, ma quella dell'individuo stesso è stata espressa in questi termini: "Avere il coraggio di sapere e di dire che cosa hai osservato" che è quanto comunemente si intende riferendosi alla "onestà intellettuale".
Non è sempre facile o scontato avere un tale coraggio. Un esempio può essere quando una persona a noi cara si comporta in modo scorretto. Quanti genitori preferiscono prendersela con gli insegnanti piuttosto che riprendere l'impegno dei figli ? Anche l'interesse economico si può intromettere, impedendoci di "Vedere o Sapere" che la nostra attività lavorativa, sta danneggiando qualcuno senza il rispetto delle norme.
Ecco come Ron si esprime sull'argomento:
Il suo scritto
"Quello che è vero per te è quanto tu stesso hai osservato. E quando perdi questo, hai perso ogni cosa.
Che cos’è l’integrità personale? L’integrità personale consiste nel sapere ciò che sai – tu sai quel che sai – e nell’avere il coraggio di sapere e di dire che cosa hai osservato. L’integrità è questa e non ve n’è altra.
Certo, possiamo parlare di onore, di verità, di nobiltà e di tutte queste cose, di questi termini esoterici. Ma penso che sarebbero compresi molto bene se le nostre osservazioni derivassero davvero da quel che abbiamo osservato, se ci prendessimo cura di osservare quel che stiamo osservando, se osservassimo sempre con l’intento di osservare. E senza mantenere necessariamente un atteggiamento scettico, un atteggiamento critico, oppure una mente aperta – senza necessariamente mantenerli in alcun modo – ma mantenendo di certo un’integrità personale sufficiente e un’adeguata fiducia e fede in noi stessi, con il coraggio di poter osservare quello che stiamo osservando e di poter dire quel che abbiamo osservato.
Niente in Scientology è vero per te, a meno che non sia stato tu ad osservarlo. Ed è vero in base alla tua osservazione.
Questo è tutto."
Difficile immaginare parole con una maggiore concentrazione di saggezza e semplicità. Questo come molti altri scritti, mostrano quanto la religione di Scientology, non richieda un atto di totale fiducia, quanto piuttosto uno studio, una verifica ed una esperienza personale che permetta, non di credere, ma di conoscere.
Fonte notizia
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