È arrivato il momento di trarre le conclusioni anche per Biennale Milano, conclusasi ieri. L’International Art Meeting, presentato dal prof. Vittorio Sgarbi, si è tenuto presso il Brera Site (via delle Erbe 2, Milano) dal 10 al 14 ottobre e ha riscosso successo oltre ogni dire. Organizzato dal curatore di mostre e grandi eventi Salvo Nugnes, l’evento ha visto in esposizione ben 230 artisti italiani e stranieri con 502 opere.
Ma diamo ancora un po’ di numeri: con una media di oltre mille visitatori al giorno, la mostra ha registrato tutta una serie di eventi pensati ad hoc per le cinque giornate. Nel solo giorno dell’apertura, giovedì 10 ottobre, la conferenza stampa ha visto il picco d’interesse di pubblico e stampa. Presenti, tra gli ospiti illustri, il sociologo Francesco Alberoni, Morgan, il direttore di Tgcom 24 Paolo Liguori, la già direttrice di «Chi» e «Diva e Donna» Silvana Giacobini, Jo Squillo, Dalila Di Lazzaro, Massimo Giletti e lo stilista Alviero Martini. Ma l’interesse era elevato ancora prima: nei giorni precedenti l’inaugurazione, hanno infatti visitato l’esposizione l’ex calciatore Marco Borriello, la conduttrice Melba Ruffo e il critico d’arte Luca Beatrice, a cui è stato concesso un tour in anteprima.
Il secondo giorno, venerdì 11 ottobre, ha dimostrato una nuova ondata d’interesse per gli appuntamenti con Paolo Liguori ed Edoardo Bennato, presente all’interno della Biennale di Milano con la sua serie di opere intitolate “In cammino”.
Attesissima poi la giornata di sabato 12 ottobre, che, apertasi con un’incursione del giornalista Giuseppe Cruciani, noto conduttore del programma radiofonico “La Zanzara”, è culminata con un Vittorio Sgarbi attento alle necessità di un paese che ancora trascura il suo patrimonio culturale: «In Italia ci può essere la mafia a Milano o Palermo, ma sicuramente c’è la mafia nel mondo dell’arte che apre le Biennali e le Triennali solo a pochi artisti, quelli che hanno un rapporto con il mercato».
Domenica 13 ottobre, infine, l’atmosfera si è fatta più frizzante con gli interventi della psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, Morgan, Katia Ricciarelli e Carolyn Smith.
A quella che è stata pensata come una biennale all’insegna di un’Ars democratica, hanno contribuito inoltre molti altri personaggi di spicco, tra cui il direttore della Triennale di Fotografia Luigi Gattinara, il fotografo Roberto Villa, amico di Pier Paolo Pasolini e Dario Fo, l’artista José Dalì, figlio di Salvador Dalì, la giornalista RAI Antonietta Di Vizia, il direttore dell’Ansa Vincenzo Di Vincenzo e la curatrice d’arte Nicoletta Rossotti. In visita anche i consoli di Albania, Tunisia, Egitto e Polonia. «In tutte le grandi città artistiche del mondo ‒ ha spiegato Nugnes ‒ c'è una biennale d’arte. Non ho mai capito perché solo Milano, con la sua storia e la sua tradizione legata all'arte, non avesse un appuntamento di questo tipo». La terza edizione di questa grandiosa kermesse rende onore all’impegno di portare arte e cultura a portata di tutti.
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