La serata di giovedì 25 luglio a Nuoro vede ancora un'iniziativa volta a prevenire l'uso di droga tra i ragazzi e arginare il consumo della stessa tra coloro che non hanno resistito ai primi folli sballi.
Volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology continuano con le attività che da settimane stanno portando le corrette informazioni su quali danni, quale degrado, quale deviazione dalla normalità, comporti l'uso di stupefacenti. Se c'è una lacuna da colmare è quella della conoscenza e diffusione di informazioni sulle situazioni reali che vivono coloro che fanno parte di questo mondo. Troppo spesso le loro storie sono troppo tristi e moralmente degradanti, che la gente comunemente evita di sentirne parlare, perfino di divulgarne i dettagli. Eppure questo è l'ultimo barlume di aiuto che i consumatori di droga possano dare: con le loro esperienze, i ragazzi possono stare alla larga da queste sostanze e trovare una strada che li faccia aderire ad uno stile di vita sano.
“La droga è l'elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Proprio dalla cultura dobbiamo partire. Non che si debba ignorare l'aiuto a chi già è finito nella rete degli spacciatori, ma certamente tenere lontano dalla droga chi ancora non ne fa uso, toglierebbe una grossa fetta di clienti agli spacciatori. La nostra cultura tende a chiudere gli occhi di fronte all'uso di droga e lasciare nelle sole mani delle forze dell'ordine il compito di arginarne il traffico. E' evidente che il primo elemento su cui lavorare risulti essere la cultura stessa ed essa deve essere libera dalla droga.
Fonte notizia
www.cagliariliberadalladroga.com