Da oltre 20 anni in tutto il mondo, il messaggio dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology è uno solo: non esistono droghe “leggere” e droghe “pesanti”, per i volontari e chi questo problema lo confronta ogni giorno sul campo, esistono le droghe, senza distinzioni.
I messaggi fuorvianti su questo tema di coloro che vogliono far credere che la cannabis sia una droga da divertimento ha una contraddizione all’interno della stessa definizione: dicono che è innocua e da divertimento ma la chiamano comunque “droga”. La classificazione delle sostanze stupefacenti in “pesanti” e “leggere” non è accettata dagli studi scientifici.
Secondo Anna Maria Giannini, docente ordinario di Psicologia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: “se osserviamo il problema dal punto di vista degli effetti sulla salute e sulla dipendenza, i due generi di droghe sembrano diversi, ma non è così. Droghe leggere e pesanti sono ugualmente dannose. L’assuefazione è in continuità e questo ci conferma che quando cannabis e hashish vengono assunte con frequenza il passaggio a cocaina ed eroina può essere breve”.
Finalmente anche la Cassazione ha dato il suo parere chiaro e netto su un problema che sta dividendo gli italiani tra proibizionisti e tra coloro che vorrebbero la cannabis liberalizzata. “Vendere la cannabis light è reato” ha sentenziato la Cassazione richiamandosi alla disciplina europea che dichiara senza riserve che:” la coltivazione connessa e funzionale alla produzione di sostanze stupefacenti, rientra certamente tra le condotte che gli stati membri sono chiamati a reprimere”.
Non intendiamo entrare nei dettagli della sentenza dei Giudici della Cassazione, ciò che si intende mettere in evidenza è il fatto che finalmente l’organo supremo dei giudici si è pronunciato chiaramente, ponendosi a baluardo della tutela della salute dei cittadini, visto che la certa classe politica ha abdicato a questo ruolo.
I volontari che fin dalla loro fondazione stanno lavorando nella direzione della prevenzione attraverso l’informazione, sono convinti che questa sia solo una battaglia vinta ma che la guerra culturale è ancora tutta da combattere e, ispirati dal filosofo L. Ron Hubbard il quale considerava le droghe “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”, anche nella settimana che si è appena conclusa hanno distribuito migliaia di opuscoli contenenti informazioni corrette sugli effetti causati da tutte le droghe. In particolare hanno informato i cittadini di Cagliari, Sassari, Nuoro, Porto Torres, Quartu S.Elena, Sestu e Uta. Info: www.noalladroga.it