Il presidente dell'Italia dei Diritti: "Un'amministrazione comunale che non è sensibile alla corretta valorizzazione delle enormi potenzialità del territorio è orfana degli strumenti basilari e dei più elementari supporti concettuali e valoriali per poter espletare l'attribuzione mandataria affidatale dal corpo elettorale
Roma - Chi era presente parla di un uomo alquanto perplesso di fronte alla situazione riscontrata e determinato a impegnarsi per il cambiamento.
Lui è il presidente dell'Italia dei Diritti Antonello De Pierro e il riferimento è alla sua visita a Fiuggi in occasione del XIII Festival Internazionale della Chitarra in svolgimento in questi giorni nella nota cittadina ciociara. Il leader del movimento, accompagnato dal capogruppo Idd nel consiglio comunale di Castel San Pietro Romano Tony Gallo e da alcuni sostenitori anticolani, ha fatto un giro per le strade avviando un confronto dialogico con molti cittadini, che lamentavano inefficienze gestionali dell'attuale amministrazione guidata dal sindaco Alioska Baccarini. facendo trapelare un diffuso malcontento.
La reazione del numero uno dell'Italia dei Diritti è stata immediata:"Non riesco a credere di dover raccogliere queste doglianze a Fiuggi. Verificherò personalmente in maniera più approfondita la circostanza recandomi qui più spesso e delegando i competenti nostri esponenti per individuare un valido gruppo dirigente locale. Un'amministrazione comunale che non è sensibile alla corretta valorizzazione delle enormi potenzialità del territorio, che si esplicano specie nello sviluppo turistico, l'ambito settoriale su cui si fonda gran parte della sua economia, è orfana degli strumenti basilari e dei più elementari supporti concettuali e valoriali per poter espletare l'attribuzione mandataria affidatale dal corpo elettorale. Avevamo già in mente di presentare una nostra lista a Fiuggi, sulla scia di quanto stiamo facendo in molti altri comuni, in cui i nostri eletti stanno garantendo il rispetto delle regole e il controllo sull'operato di chi gestisce la potestà amministrativa, in virtù di un lapalissiano stato di inerzia in cui versa la città. Avendo a mente gli antichi fasti a cui ero abituato venendo a Fiuggi mi piange il cuore a riscontrare ictu oculi, al di là delle doglianze dei residenti, il processo involutivo a cui è stata sottoposta. Ancora più doloroso è prendere atto dell'inadeguatezza dell'opposizione a interpretare il ruolo che le compete. Fiuggi merita indubbiamente di più. In ogni caso la nostra presenza al prossimo appuntamento elettorale è pressoché certa per rimuovere dal proscenio politico chi finora dagli scranni del potere amministrativo, ma anche dai banchi dell'opposizione, ha relegato il tessuto sociale di Fiuggi ai margini dei parametri idonei allo sviluppo e dotare i corpi collettivi locali di un'amministrazione che risponda finalmente alle istanze provenienti dal basso. E' un preciso impegno che assumo di fronte a questo apodittico immobilismo per poter restituire al territorio le specificità peculiari che l'hanno sempre contraddistinto. Nell'interesse dei cittadini, con un atto di coraggio di fronte a un palese fallimento politico, auspicherei le dimissioni del sindaco e dell'intera maggioranza e li inviterei a perseguire questa strada, per poter ridare la parola al corpo elettorale nel segreto dell'urna elettorale. In caso contrario chiediamo ai cittadini di armarsi di pazienza e attendere il momento in cui, grazie all'utilizzo di tutti gli strumenti offertici dalle regole della democrazia partecipativa, potranno accordarci, tramite suffragio, quella fiducia necessaria per lavorare alla rinascita di Fiuggi".
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