Il sipario si riaprirà con due spettacoli curati dalla regia di Uberto Kovacevich e messi in scena da gruppi di adulti: sabato 15 e domenica 16 giugno sarà possibile assistere ad un’allegra commedia campestre come “Liolà” di Luigi Pirandello e ad un’opera ispirata al teatro dell’assurdo come “Amore in movimento” che proporrà le divertenti avventure di una coppia tra passioni, fughe e pettegolezzi.
Nei due giorni successivi, lunedì 17 e martedì 18 giugno, sarà la volta degli attori più esperti degli “Ostinatissimi” di Amina Kovacevich che presenteranno “Strane coppie” in cui saranno affrontate le vicende di un gruppo di amiche che, attraverso i giochi da tavola, vedono emergere caratteri, problemi e personalità contrapposte. In entrambe le serate, questa commedia si alternerà a “Chi ha paura del fantasma?” che vedrà protagonisti i ragazzi delle scuole medie che, coordinati da Leonardo Bruschi, hanno lavorato sull’elaborazione di un testo allegro e movimentato ispirato a “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde.
La settimana si chiuderà infine mercoledì 19 e giovedì 20 giugno con due diversi saggi che mostreranno come il teatro sia un’arte particolarmente variegata che non conosce età. Prima sarà infatti la volta di “Gente di Pietroburgo” di Andrea Biagiotti che proporrà le atmosfere russe ottocentesche raccontante in alcuni dei più noti racconti di Fedor Dostoevskij quali “Le notti bianche” e “Povera gente”, poi il palcoscenico diventerà un mondo fatto di gioco, di magia e di colori con “Fantasia di favole” realizzato dai più piccoli allievi delle scuole elementari guidati da Ilaria Violin. Per molti di questi bambini sarà il debutto davanti ad un vero pubblico dopo un percorso artistico di un anno alla scoperta di espressività, mimica, postura e uso della voce. «Sarà una settimana particolarmente ricca - commenta Amina Kovacevich, presidente della Libera Accademia del Teatro, - che permetterà di assistere ad opere di grandi autori classici e ad interpretazioni originali, a saggi dei bambini che si affacciano per la prima volta al palcoscenico e a spettacoli di adulti che si misurano con testi dai ritmi molto sostenuti. Il tutto a testimonianza di come, in ogni fase della vita, sia possibile mettersi in gioco e vivere le emozioni dell’arte teatrale».