Sono una videomaker che vive a New York e lavora per Vice, uno dei più importanti siti di informazione mondiale, una violinista dal lungo palmares di riconoscimenti, ultimo dei quali l’ingaggio al prestigioso teatro San Carlo di Napoli, e due fratelli che stanno rilanciando un’impresa artigiana dopo la scomparsa del padre i vincitori del Premio Locanda da Gerry 2019.
Li ha scelti nei giorni scorsi la giuria del riconoscimento che dal 2018 premia i talenti “under 35” che si siano distinti nel campo della cultura, dello sport, dell’impresa.
I loro nomi: Elena Grosso, 27 anni di Roncade, Claudia Irene Tessaro, 23 anni di Vallà di Riese e i fratelli Riccardo e Marco Zanesco, 27 e 26 anni di Pederobba.
Le loro storie raccontano la migliore gioventù fatta di coraggio, passione e determinazione:
Elena Grosso nasce a Roncade, studi al Liceo Canova e al Duca degli Abruzzi, dopo il diploma si trasferisce a Miami (Usa) dove per un anno lavora nella cucina di un ristorante italiano; poi il rientro in Italia e la decisione più coraggiosa: investire nel proprio futuro, d’intesa con la famiglia che la incoraggia a una scelta di vita internazionale. Elena passa una selezione per entrare nella prestigiosa scuola di recitazione Actors Studio, fondata da Elia Kazan nel 1947 a New York, e per due anni si forma in questo “tempio sacro”. Nel frattempo si specializza nella tecnica video e insieme a un socio fonda la Lightofilm, casa di produzione di video e realizza alcuni lavori di successo. Uno di questi, dedicato a un pescatore di Murano, vince numerosi premi. Collabora con Netflix per la realizzazione di un video sulla Juventus. Da alcuni mesi lavora a Vice, uno dei più importanti siti di informazione mondiale, come tecnico al montaggio e alla post produzione.
Claudia Irene Tessaro inizia gli studi di violino all'età di cinque anni e si diploma a 17 anni con il Massimo dei voti, Lode e Menzione d'Onore nel Conservatorio” A. Steffani” di Castelfranco sotto la guida di Stefano Pagliari. Dal 2013, si perfeziona con Salvatore Accardo, nel 2016 consegue una borsa di studio alla Musikhochschule di Lugano. È considerata nel panorama nazionale dalla critica un talento emergente del violino, e una raffinata interprete del repertorio violinistico del '900. In ambito orchestrale è risultata idonea alle audizioni indette al Teatro San Carlo di Napoli e dal 2018 ricopre il ruolo di Professore d'orchestra aggiunto; nella stagione 2018-'19 è già stata convocata per alcune produzioni in cartellone . Dal 2015 al 2018 è stata a fianco del maestro Riccardo Muti, come violino di ruolo dei primi, risultando idonea anche come spalla, nell'Orchestra Giovanile L. Cherubini da lui diretta. Suona un violino per lei espressamente costruito del Liutaio Franco Simeoni.
Riccardo e Marco Zanesco, rappresentano una storia di impresa positiva. All’età di poco più di vent’anni, a causa della prematura scomparsa del padre, Nico, sono costretti a rimboccarsi ancora di più le maniche e a fare la scelta di proseguire nell’azienda di famiglia, la ORVI (Officina Riparazioni Veicoli Industriali) di Pederobba, fondata appunto dal padre nel 1972 con un socio. La scelta è condivisa e incoraggiata dalla famiglia: dalla madre Elisabetta e dalle sorelle Marta, Sara e Serena. Oggi l’azienda di famiglia prosegue nella sua attività, riscuotendo l’apprezzamento dei clienti e del territorio: ha sette dipendenti e ricavi per 1,5 milioni di euro. La storia di Riccardo e Marco, e delle loro famiglie, rappresenta un esempio di talento applicato al mondo dell’impresa.
La cerimonia di consegna del Premio Locanda Da Gerry venerdì 21 giugno nell'omonimo ristorante Da Gerry di Monfumo nel corso di una serata speciale che renderà omaggio alla tradizione enogastronomica locale per dare il benvenuto all'estate.
L’iniziativa del Premio Locanda da Gerry ha avuto il patrocinio di Confartigianato AsoloMontebelluna e Credito Trevigiano. Il ricavato della serata, attraverso una sottoscrizione libera, andrà a sostenere la Lega italiana per la lotta contro i tumori di Treviso (LILT).
L’anno scorso il Premio Locanda da Gerry era stato attribuito allo chef stellato Francesco Brutto, al designer e progettista Andrea Mocellin e alla campionessa mondiale di scherma Eleonora De Marchi.