Tutto è pronto per l'edizione 2019 del Premio Locanda Da Gerry. Appuntamento venerdì 21 giugno alle 20.00 nell'omonimo ristorante di Monfumo per la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento dedicato al talento “under 35”.
Onore al merito della videomaker Elena Grosso, 27 anni di Roncade, che vive a New York e lavora per Vice, uno dei più importanti siti di informazione mondiale. Della violinista Claudia Irene Tessaro, 23 anni di Vallà di Riese con un lungo palmares di riconoscimenti e un recente ingaggio al celebre teatro San Carlo di Napoli. Dei fratelli imprenditori Riccardo e Marco Zanesco, 27 e 26 anni di Pederobba che stanno rilanciando con successo l’impresa artigiana di famiglia dopo la scomparsa del padre. Sono loro i quattro vincitori del Premio Locanda Da Gerry 2019 che venerdì riceveranno in regalo una preziosa opera realizzata dall'artista Giovanni Casellato .
Il Premio Locanda Da Gerry 2019 consiste in una scultura a metà tra una targa e un trofeo, che racchiude la forza del ferro e la leggerezza di un foglio di carta con una serie di rimandi simbolici all'evento e al suo ideatore.
«Ho realizzato un oggetto che, fuor di metafora, rappresenta l'essenza di una dedica ai giovani più promettenti e sottolinea la forte attenzione che il patron Gerry Menegon, fautore del Premio, riserva al prossimo. Oltre ad essere uno chef eccellente è anche un uomo dal cuore grande che sa declinare la sua sapienza per la cucina alle buone cause» sottolinea l'artista Casellato, maestro della lavorazione del ferro con bottega a Maser. Le sue opere sono apprezzate a livello internazionale, da Roma al Principato di Monaco, passando per la Biennale di Venezia, che ha ospitato nel 2008 una sua imponente creazione, e per il Festival del Cinema edizione 2015 che ha accolto una sua installazione a Marrakech.
La serata conviviale- patrocinata dal Comune di Monfumo, Confartigianato AsoloMontebelluna e Credito Trevigiano di Vedelago Bcc - sarà dedicata alla cultura enogastronomica del territorio e al racconto delle imprese dei quattro giovani premiati. Verrà riservato un momento particolare alla Lilt, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, alla quale verrà destinato il ricavato dell'evento.
«Dura da oltre undici anni il legame tra la Lilt e il ristorante Locanda Da Gerry che sostiene le nostre attività di supporto ai pazienti oncologici e di sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e degli screening di prevenzione» sottolinea il dottor Alessandro Gava, presidente della Lilt di Treviso. In particolare, quanto raccolto nel corso del gala di premiazione sarà devoluto alle attività delle delegazioni di Castelfranco e Montebelluna della Lilt per garantire il servizio di trasporto dei pazienti della zona all'ospedale Ca' Foncello di Treviso per sottoporsi alle terapie radiologiche e antitumorali.
Infine, ecco alcune note di approfondimento sulla rosa dei vincitori:
Elena Grosso nasce a Roncade, studi al Liceo Canova e al Duca degli Abruzzi, dopo il diploma si trasferisce a Miami (Usa) dove lavora nella cucina di un ristorante italiano Poi la svolta: passa la selezione ed entra nella scuola di recitazione Actors Studio di New York. Nel frattempo si specializza nella tecnica video e insieme a un socio fonda la casa di produzione di video Lightofilm. Da alcuni mesi lavora come tecnico al montaggio e alla post produzione a Vice, uno dei più importanti siti internazionali di informazione.
Claudia Irene Tessaro inizia gli studi di violino all'età di cinque anni e si diploma a 17 anni con il massimo dei voti, Lode e Menzione d'Onore nel Conservatorio” A. Steffani” di Castelfrancosotto la guida di Stefano Pagliari. Dal 2013, si perfeziona con Salvatore Accardo, nel 2016 consegue una borsa di studio alla Musikhochschule di Lugano. È considerata nel panorama nazionale dalla critica un talento emergente del violino, e una raffinata interprete del repertorio violinistico del '900.
Riccardo e Marco Zanesco, rappresentano una storia di impresa positiva. Poco più che ventenni, a causa della prematura scomparsa del padre, Nico, sono costretti a rimboccarsi ancora di più le maniche e a fare la scelta di proseguire nell’azienda paterna, la ORVI (Officina Riparazioni Veicoli Industriali) di Pederobba. Incoraggiati dalla madre Elisabetta e dalle sorelle Marta, Sara e Serena la loro azienda conta sette dipendenti e ricavi per 1,5 milioni di euro: un esempio di talento applicato al mondo dell’impresa.