Si è aperta giovedì 18 aprile, tra i brindisi e gli applausi, la mostra in ricordo del geniale Dario Fo alla Milano Art Gallery in via Alessi 11. Presentatori d’eccezione: il manager della cultura Salvo Nugnes, direttore delle Milano Art Gallery, e il fotografo di fama internazionale Roberto Villa, amico del Nobel protagonista di quest’antologica e di Pier Paolo Pasolini. L’esposizione ha trovato un pubblico di visitatori attenti, che hanno impreziosito con i loro contributi la memoria del Giullare più amato d’Italia. Tra questi vanno menzionati il console onorario di Panama a Milano Claudia Granati Buccellati, Carlo Motta di Editoriale Giorgio Mondadori, il critico d’arte, ex-direttore Padiglione Italia alla Biennale di Venezia Giorgia Cassini, il biologo Tancredi Militano, esperto di Neuroscienze, Etologia Umana, Intelligenza Emotiva e Linguaggio non verbale, Gianni Ettore Marussi, già giornalista di TgCom, il direttore di Triennale Fotografia Italiana Luigi Gattinara e l’assessore Lorenzo Lipparini.
All’interno della storica galleria con oltre cinquant’anni di conferenze, incontri e mostre alle spalle, dove hanno esposto maestri del calibro di De Dominicis, Guttuso, De Chirico, Schifano, Lear, Dorfles e molti altri, tra cui lo stesso Fo, non si è persa l’occasione per parlare di un artista a tutto tondo. Il dott. Tancredi Militano ha descritto la figura del letterato come una persona capace di creare “assuefazione”. Questo perché il modo di fare di Dario Fo, la sua genialità, era ed è in grado di generare stupore, lo stesso che possono provocare le sostanze stupefacenti, dal momento che stimola le stesse cellule cerebrali, ma con ben altri effetti, ovviamente.
Alla “Nobel-dipendenza” non si può che rispondere con altra arte. Ed ecco allora che alle pareti della Milano Art Gallery fino al 9 maggio sarà possibile ammirare le fotografie del Maestro Villa, veri e propri ritratti di Dario Fo colto nel momento dell’azione, nonché le opere di talentuosi artisti italiani contemporanei: Daniele Digiuni, Rosanna Cecchet e Mimmo Emanuele.