Scoprire che un figlio fa uso di sostanze stupefacenti per un genitore è una esperienza devastante. Ci si chiede in che cosa si sia sbagliato, arrivano i sensi di colpa, non ci si da pace e non si sa come comportarsi per porre riparo ad una situazione che mai avrebbero potuto immaginare di vivere. Ma soprattutto non si sa dove e a chi chiedere aiuto.
L’azione di prevenzione alle droghe passa anche attraverso una corretta informazione ai genitori affinché siano in grado di capire in tempo i comportamenti “strani” dei ragazzi dopo aver assunto sostanze o di percepire al volo quando qualcosa non va per il verso giusto e porvi rimedio immediatamente.
La campagna di informazione che i volontari di Fondazione per un Mondo Libero alla Droga e della Chiesa di Scientology fanno ogni giorno è indirizzata ai ragazzi ma anche a quei genitori che leggendo i libretti ottengono le informazioni sugli effetti a bgreve termine che li mette nelle condizioni di rendersi conto che certi atteggiamenti sono un campanello d’allarme e, senza drammatizzare la situazione, chiedere aiuto per rimettere il ragazzo nella giusta strada.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” era ciò che il filosofo L. Ron Hubbard scriveva e che ancora oggi possiamo osservare quando si assumono le droghe. Per un genitore osservare un figlio che non interessato al mondo che lo circonda e non prova nessuna emozione è un sintomo di disagio di cui preoccuparsi.
Importantissima, quindi, l’azione dei volontari che nella serata di martedì 18 dicembre distribuiranno centinaia di opuscoli contenenti informazioni sulle conseguenze derivate dall’uso di marijuana e alcol nei negozi e nelle strade di Olbia.