Premio Re:Humanism
1 — Introduzione
La rapida diffusione delle nuove tecnologie sta modificando radicalmente ruoli e abitudini all’interno delle nostre società.
Categorie dapprima emarginate (vd. giovani e donne) beneficiano ogni giorno di più del forte scossone che questi cambiamenti assestano ad equilibri sociali prima apparentemente consolidati.
Ma a questi cambiamenti, evidentemente positivi, se ne affiancano altri più problematici che riguardano quello che sembra essere uno dei limiti intrinsechi della tecnologia in generale:
La scarsa flessibilità di software e macchine, compresi quelli più avanzati e la loro tendenza a sottovalutare valori che per gli umani sono invece fondamentali.
2 — Il Trend tecnologico dell’umanizzazione
La tendenza di questi ultimi anni è quella di stressare gli sviluppi delle recenti tecnologie verso una loro maggiore umanizzazione, sia nella loro interazione con l’uomo che nei processi logici che guidano le potenziali decisioni.
In questo senso si può leggere la ricerca di un avvicinamento tra l’Intelligenza Artificiale e l’arte, sul mercato. Sulla stessa direttrice anche Alan Advantageha deciso di proporre Re:Humanism, un progetto interamente votato alla valorizzazione di progetti artistici realizzati con componenti tecnologiche o che riflettano sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sull’umanità.
Se l’obiettivo dell’arte è quello di creare emozioni e/o provocare momenti di riflessione in chi ne usufruisce, quello di Re:Humanism è di creare un dialogo tra gli stakeholders del mondo delle tecnologie avanzate e i creativi in modo da offrire soluzioni “umanizzanti delle nuove tecnologie”.
3 — Tecnologia per l’Arte
Re:Humanism parte da un assunto imprescindibile: l’arte e la tecnologia sono da sempre, nella storia umana, strettamente connesse tra loro, a volte in maniera più profonda di quanto non si pensi.
Se la tecnologia beneficia di competenze tipicamente legate all’arte quali l’intuito e la creatività, viceversa l’arte può contare sulla tecnologia come linguaggio attraverso cui interpretare la realtà.
La creazione di tecnologie sempre più raffinate è un tratto talmente distintivo della nostra specie che la stessa nomenclatura delle ere storiche umane ne è influenzata: vd. età del rame, età del bronzo.
Anche la potenza rivoluzionaria dell’arte non è da meno: il Rinascimento è un esempio di come l’arte possa risollevare le sorti di interi Paesi, mentre personalità quali Leonardo Da Vinci ci dimostrano l’importanza di competenze poliedriche che riuniscano insieme, per esempio, matematica, disegno e ingegneria.
Nell’opera sotto, ad esempio, il software di IA della Google, Deep Dream, ha creato una composizione altamente immaginifica partendo da semplici pattern casuali a cui aggiunge pennellate di colori in base a forme inizialmente solo basicamente delineate.
Moonage Daydream: art created by Deep Dream. Photograph: Deep Dream Source: The Guardian
4 — Il progetto “Re:Humanism”
L’Italia da sempre detiene una naturale attitudine in tutti i contesti in cui è presente una componente artistica e creativa.
Concordi sono anche i feedback di molteplici partner internazionali di Alan Advantage, i quali riconoscono un grande merito alla competenza di ragionamento laterale tipica italiana, tanto da richiedere un supporto per l’analisi ed i test di nuove tecnologie e processi sui mercati.
Re:Humanism vuole concentrarsi su quello che i mercati apprezzano e richiedono fortemente: un ritorno all’umanizzazione dei processi aziendali, un’implementazione di nuove tecnologie ripensate in chiave artistica che mettano al centro, realmente, le necessità delle persone.
Il progetto prevede una competizione tra artisti provenienti da tutto il mondo, con la libertà assoluta delle modalità di espressione del concetto, che deve comunque ruotare attorno ai temi di tecnologia, arte e conseguenze sociali.
Non possiamo fermare il cambiamento: è troppo veloce ed è alla base della nostra economia, ma possiamo cercare di influenzare la direzione nella quale si muove questo processo. La questione più importante è stabilire ciò che vogliamo diventare». “Sapiens” di Yuval Noah Harari, ispiratore dell’intero progetto
5— Partecipare a Re:Humanism
Termini di presentazione della domanda: La partecipazione al progetto Re:Humanism è possibile sino alle ore 12.00 del 15 Novembre 2018.
Come presentare la domanda: Il progetto artistico, scritto su documento PDF dovrà essere inviato alla casella e-mail della responsabile del progetto e curatrice d’arte Daniela Cotimbo;
Tipologia di Progetti candidabili: Non vogliamo limitare la creatività dei partecipanti. L’obiettivo è stimolare la creazione di opere artistiche originali e stimolanti, che facciano riflettere, divertire o che propongano in chiave artistica delle soluzioni.
Per stimolare al massimo la partecipazione e successiva creazione delle opere abbiamo pensato a 2 premi residenza che garantiranno agli artisti di lavorare in azienda con il supporto tecnico di esperti AI e dei laboratori FabLab di LazioInnova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per la fase di prototipazione.
I premi previsti sono:
1° posto: Premio in denaro di €3000 direttamente dalla Alan Advantage per il primo selezionato;
2° posto: Premio in denaro di €2000 finanziati da una o più aziende appartenenti al network Alan Advantage, per la seconda opera;
3° e 4° posto: Premio in residenza e di accompagnamento alla creazione effettiva dell’opera per un valore di €2000, offerto da Alan Advantage;
Dal 1° posto al 15°: tutti i finalisti sino alla quindicesima posizione avranno la possibilità di esporre le opere a Roma, all’interno di una mostra allestita in un’importante cornice istituzionale dedicata all’arte.
Chiunque sia interessato ad avere un maggiore dettaglio sul progetto potrà approfondire sul sito www.re-humanism.com o, direttamente, contattando la responsabile dell’evento Daniela Cotimbo.
Ufficio Stampa Hueval
Muggianu Antonio
Email: a.muggianu@hueval.com
Fonte notizia
htttps www.re-humanism.com