Camilla ha sette anni ed è nata a Milano da due genitori che lavorano tanto e guadagnano ancora di più. Spinta dalla madre, comincia a scrivere un diario: le prime pagine coincidono con l’arrivo di Maria, una giovane giornalista del Sud che si improvvisa babysitter di Camilla e del fratello Ale. Maria è molto diversa dagli altri adulti che popolano il mondo della bambina: è timida e impacciata, ma gentile e presente. Soprattutto, è attenta ai sentimenti. Sentimenti che Camilla impara pian piano a riconoscere, dentro e fuori di sé.
Dal diario emerge il ritratto di una famiglia unita solo nelle foto esposte in casa. I fratelli trascorrono il loro tempo con tate di passaggio e con la colf convivente Barbara, che considera la cura dei bambini una fastidiosa appendice a quella della casa. Camilla, soprattutto, è stretta nel rapporto con una madre anaffettiva e cinica, un padre menefreghista e irascibile, un fratello che è già più simile ai genitori che alla sorella e compagni di scuola bulli.
Con la sua voce irriverente e involontariamente buffa, “La mamma è la mia tata preferita” mette in scena le peripezie di una bambina, filtrate attraverso il suo sguardo impertinente, cogliendo la fatica dei rapporti familiari in una società tutta votata all’efficienza.
Giuliana Gambuzza, è nata a Ragusa nel 1988. Laureata in Filosofia, è stata allieva del master in Giornalismo ‘W. Tobagi’ dell’Università degli Studi di Milano. Ha collaborato con varie testate, tra cui “Ansa” e “Sky TG24”, e si è occupata di rassegna stampa all’agenzia L’Eco della Stampa. Oggi vive e lavora, nel campo della comunicazione sanitaria, tra la Lombardia e il Piemonte.
Ha esordito con il romanzo “Una madre per sempre” Torino 2017.