Un personaggio senza nome, figlio acquisito del municipio bohémien della capitale, entrambi descritti in simbiosi nel loro nucleo emotivo, viscerale, creativo. Nella complessità del personaggio si identificano tutti gli amanti dell’arte, della vita, della passione, la cui forza di amare ha eguali solo a quella di superare la sofferenza.
Le passioni, gli intrecci, le ferite, gli amori sono sfondo e materia prima per lo spirito narrativo del protagonista, segnandone definitivamente la carriera da scrittore. Inizio e fine che sfumano intersecandosi in un uroboro esistenziale che scandisce i momenti dell’esistenza che, attraverso il ricordo prova a risolvere il suo presente.
Berardino Cesi
Romano di adozione, ha manifestato fin dall’adolescenza la passione per la scrittura, che è rimasta intatta per trent’anni nonostante, anziché iscriversi ad una facoltà umanistica, abbia scelto l’opposto: economia. Tanti anni di studio e lavoro all’estero, da Lovanio (da studente) passando per Leicester, Bristol, Utrecht, e Cergy-Pontoise, per poi tornare finalmente in Italia nel 2011. Oggi è felicemente professore di economia al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Sapienza di Roma.
Autore di diverse pubblicazioni scientifiche, anche se la più grande emozione resta il suo primo romanzo. Nel 2023 entra nella sua vita Rosa, gattina nata il suo stesso giorno, il due giugno.