Il rapporto tra studi professionali e mondo digitale è stato oggetto di un’indagine Nielsen: uno studio che ha messo in evidenza come ci siano diffuse richieste di innovazione tra le aziende e che gli ostacoli a compiere un passo verso la digitalizzazione siano più di carattere burocratico e culturale che economico.
Se prendiamo ad esempio il mondo dei commercialisti, ci confrontiamo con figure che per natura utilizzano l'automazione per i calcoli e l'archiviazione dei dati, hanno in un certo senso l'informatica nel sangue. Ma manca il passo successivo, cioè quello di portare sul mondo digitale i processi per loro e i clienti. Sono ancora in difficoltà al concetto di dematerializzazione della gestione documentale, preoccupati per la sicurezza dei dati.
Il commercialista sarà infatti sempre meno incentrato sulle 'lavorazioni manuali' che possono riguardare la contabilità e la redazione delle dichiarazioni reddituali. Sarà invece sempre più consulente. Deve divenire un professionista del controllo di gestione, saper analizzare i dati. E a sua volta un consulente di digitalizzazione per le micro-imprese sue clienti. Per questo alcuni si sono lanciati nell’utilizzo di software contabilità commercialisti ideati appositamente per loro.