Un Approfondimento a cura dell’Avvocato Barbara Russo
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea collabora strettamente con i giudici nazionali degli Stati membri, che rivestono un ruolo fondamentale nell’applicazione del diritto dell’Unione. Per garantire un’applicazione uniforme e coerente delle normative europee, i giudici nazionali hanno la facoltà, e in alcune circostanze l’obbligo, di rivolgersi alla Corte di Giustizia per chiarire questioni relative all’interpretazione del diritto dell’Unione. Questo processo consente loro di verificare la compatibilità delle normative nazionali con il diritto europeo. Le questioni sollevate tramite il rinvio pregiudiziale possono anche riguardare la validità degli atti giuridici dell’Unione.
La Corte non si limita a fornire pareri, ma emette sentenze o ordinanze motivata che vincolano i giudici nazionali destinatari del rinvio, i quali devono applicare l’interpretazione fornita dalla Corte per risolvere il caso a loro sottoposto. Tale vincolo si estende anche ad altri giudici nazionali che si trovino ad affrontare questioni simili. Questo meccanismo permette ai cittadini europei di avere chiarezza riguardo alle norme dell’Unione che li riguardano. Pur essendo il rinvio pregiudiziale esclusivamente a cura di un giudice nazionale, tutte le parti coinvolte nel procedimento, inclusi gli Stati membri e le istituzioni dell’Unione, possono partecipare al processo davanti alla Corte di Giustizia.
Numerosi principi fondamentali del diritto dell’Unione sono stati enunciati attraverso questioni pregiudiziali, talvolta anche da giudici nazionali di primo grado.
A partire da ottobre 2024, la Corte di Giustizia condividerà con il Tribunale la competenza sui rinvii pregiudiziali. Alcuni temi, in particolare quelli che riguardano materie specifiche come il sistema comune dell’IVA, i diritti di accisa, il codice doganale, la classificazione tariffaria delle merci, la compensazione e assistenza ai passeggeri, e il sistema di scambio di quote di emissione dei gas serra, saranno trattati dal Tribunale. Tuttavia, la Corte di Giustizia manterrà la competenza per i rinvii pregiudiziali che, pur appartenendo a queste aree, sollevano questioni più ampie relative all’interpretazione del diritto primario dell’Unione, della Carta dei diritti fondamentali, del diritto internazionale pubblico o dei principi generali del diritto dell’Unione.
Ogni domanda di rinvio pregiudiziale viene inizialmente sottoposta alla Corte di Giustizia, che valuta se siano soddisfatti i criteri per il trasferimento del caso al Tribunale.
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