- Sentenza del Tribunale Roma che rinvia alla Corte Ue e sospende il trattenimento dei migranti:
“Anche per i sette arrivati a bordo della nave Libra venerdì i giudici romani non convalidano la permanenza nel centro di Gjader. Il Viminale si costituirà davanti ai giudici del Lussemburgo.
La sezione immigrazione del tribunale civile di Roma ha sospeso la convalida dei trattenimenti nel centro albanese di Gjader dei sette migranti - due provenienti dall’Egitto e tre dal Bangladesh - che erano arrivati in Albania a bordo della nave Libra venerdì mattina. L’ottavo, egiziano, era stato rimandato subito in Italia dopo lo screening sanitario nell’hotspot di Schengjin.
Trattenimenti sospesi in attesa della Corte Ue
Il provvedimento da convalidare è stato emesso dalla questura di Roma. Ma il tribunale, replicando nella sostanza la prima decisione di metà ottobre con cui accese semaforo rosso al trattenimento dei primi 12 migranti a Gjader (altri quattro erano tornati immediatamente a Brindisi perché minorenni o malati), ha di nuovo intimato l’alt, stavolta in attesa della Corte di giustizia europea che dovrà pronunciarsi su quattro quesiti e in generale sulla validità, ai sensi del diritto comunitario, dell’elenco dei Paesi sicuri redatto dall’Italia, questione già sollevata nei giorni scorsi dal tribunale di Bologna. Quello di Catania, invece, è andato oltre, disapplicando direttamente il Dl perché ritenuto incompatibile con il diritto Ue.
La sezione immigrazione del tribunale civile di Roma ha sospeso la convalida dei trattenimenti nel centro albanese di Gjader dei sette migranti - due provenienti dall’Egitto e tre dal Bangladesh - che erano arrivati in Albania a bordo della nave Libra venerdì mattina. L’ottavo, egiziano, era stato rimandato subito in Italia dopo lo screening sanitario nell’hotspot di Schengjin.
Trattenimenti sospesi in attesa della Corte Ue
Il provvedimento da convalidare è stato emesso dalla questura di Roma. Ma il tribunale, replicando nella sostanza la prima decisione di metà ottobre con cui accese semaforo rosso al trattenimento dei primi 12 migranti a Gjader (altri quattro erano tornati immediatamente a Brindisi perché minorenni o malati), ha di nuovo intimato l’alt, stavolta in attesa della Corte di giustizia europea che dovrà pronunciarsi su quattro quesiti e in generale sulla validità, ai sensi del diritto comunitario, dell’elenco dei Paesi sicuri redatto dall’Italia, questione già sollevata nei giorni scorsi dal tribunale di Bologna. Quello di Catania, invece, è andato oltre, disapplicando direttamente il Dl perché ritenuto incompatibile con il diritto Ue.”
In effetti in questo articolo di Manuela Perrone si intuisce perfettamente che la Corte di Giustizia Europea sarà l’ago della bilancia.