Molti credenti pensano che la Quaresima duri esattamente 40 giorni, ma nel calendario liturgico cattolico questo periodo penitenziale si estende per un totale di 46 giorni. La spiegazione di questa apparente discrepanza sta nel fatto che le domeniche, giorno dedicato alla celebrazione della resurrezione di Cristo, non vengono conteggiate come giorni di digiuno e penitenza.
La Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri e si conclude con il Sabato Santo, vigilia della Pasqua. Se si contano tutti i giorni compresi in questo periodo, si arriva a 46. Tuttavia, escludendo le sei domeniche, rimangono 40 giorni effettivi di digiuno e preparazione spirituale, in riferimento ai 40 giorni trascorsi da Gesù nel deserto.
Questa distinzione sottolinea il significato delle domeniche come giorni di festa anche durante il cammino quaresimale, un tempo che rimane comunque di riflessione, preghiera e conversione in attesa della Pasqua.