La Pasqua è la festività più importante per il Cristianesimo, ma non tutti i cristiani la celebrano nello stesso giorno. Questo è dovuto al fatto che cattolici e ortodossi seguono due calendari diversi: il calendario gregoriano e il calendario giuliano.
Due calendari, due date di Pasqua
Il calendario gregoriano, introdotto nel 1582 da Papa Gregorio XIII, è quello oggi utilizzato dalla maggior parte del mondo occidentale, compresa la Chiesa cattolica. Questo calendario fu adottato per correggere lo slittamento progressivo delle date rispetto all’anno solare, che il calendario giuliano – istituito da Giulio Cesare nel 46 a.C. – non riusciva a compensare correttamente. Tuttavia, la Chiesa ortodossa, che comprende comunità in Russia, Grecia, Serbia, Romania e altre nazioni, continua a seguire il calendario giuliano per determinare le festività religiose.
Perché la data cambia?
La data della Pasqua viene stabilita in base alla regola definita dal Concilio di Nicea nel 325 d.C.: essa cade la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Tuttavia, le differenze nei calendari causano uno sfasamento.
- Il calendario gregoriano considera l’equinozio di primavera fisso al 21 marzo.
- Il calendario giuliano, a causa del suo errore accumulato nei secoli, colloca l’equinozio di primavera attorno al 3 aprile gregoriano.
Di conseguenza, anche se la regola di calcolo è la stessa, la data della Pasqua può risultare diversa tra le due tradizioni.
Di quanto può variare la data?
A volte la Pasqua cattolica e quella ortodossa coincidono, ma spesso si verifica uno sfasamento di una o più settimane. In alcuni anni, la differenza può arrivare fino a cinque settimane. Ad esempio:
- Nel 2023, la Pasqua cattolica è stata celebrata il 9 aprile, mentre quella ortodossa il 16 aprile.
- Nel 2024, la Pasqua cattolica cade il 31 marzo, mentre quella ortodossa il 5 maggio.
Tentativi di unificazione
Nel corso degli anni sono stati fatti tentativi per unificare la data della Pasqua tra cattolici e ortodossi. Papa Francesco e il Patriarca ortodosso Bartolomeo hanno discusso la possibilità di stabilire una data fissa, ma finora non si è giunti a un accordo. Alcune proposte prevedevano di fissare la Pasqua alla seconda domenica di aprile o in una data concordata, ma la tradizione e le differenze storiche rendono difficile una modifica condivisa.