“Guarda il mare – spiega Dario Corso – è nato per caso, in una sera di riflessione sulle difficoltà di comunicare con gli altri al giorno d’oggi. Le parole, anche quelle dette con buone intenzioni, spesso vengono fraintese o caricate di pregiudizi. Ho voluto raccontare la necessità di tornare a parlare e condividere con spontaneità, senza paura di essere giudicati, riscoprendo la bellezza della leggerezza e dello stare insieme, magari davanti a un falò sulla spiaggia”.
Il potere liberatorio del mare
Nel singolo, il mare diventa una potente metafora di libertà assoluta e di autenticità. Le onde che infrangono i preconcetti e lavano via le paure simboleggiano un ritorno a se stessi, un invito ad ascoltare e vivere pienamente le emozioni. “Dovremmo imparare ad amarci di più e a voler bene agli altri per ciò che siamo, non per obblighi sociali o religiosi – aggiunge Dario –. La vita è un dono prezioso e dovremmo viverla con meno freni, tornando a essere più liberi mentalmente”.
Un viaggio musicale che ispira
Nato a Misilmeri (Palermo) nel 1987, Dario Corso ha sempre avuto una forte connessione con la musica, affinata negli anni attraverso lo studio della chitarra classica e l’esplorazione di vari generi. La sua produzione artistica, influenzata da giganti come Fabrizio De André, Paco de Lucía, i Queen e Pino Daniele, affronta temi universali come l’amore, la giustizia sociale, la vita e le dinamiche familiari.
Dario, che ha trasformato sfide personali importanti – tra cui sei infarti – in una fonte di ispirazione creativa, descrive la musica come una via per rinascere. Dopo il debutto con il singolo “Per Dire” nel 2023, incluso nell’album Dario Corso Venti Ventitre, “Guarda il mare” rappresenta un nuovo capitolo del suo viaggio artistico.
Dove ascoltare “Guarda il mare”
Il singolo sarà disponibile su Spotify, YouTube, YouTube Music, Apple Music, Amazon Music e Deezer. Il progetto è accompagnato da uno scatto suggestivo di Giovanni Abbandoni, e al collaborazione di
Musicomitiva,associazione culturale
.Con “Guarda il mare”, Dario Corso ci regala una canzone che invita a riflettere sulla nostra capacità di relazionarci e ad abbracciare la libertà emotiva, come una fresca brezza marina che arriva a toccare l’anima.