Alla premiazione degli otto vincitori del concorso EvolveArt, il Presidente del Gruppo e della Fondazione MAIRE Fabrizio Di Amato ha elogiato il ruolo delle nuove generazioni nella transizione energetica e digitale: “L'ambizione di MAIRE è proprio quella di dare e ricevere indicazioni e spunti dai giovani, che saranno gli attori principali dei cambiamenti”.
Fabrizio Di Amato alla premiazione di EvolveArt: l’arte come mezzo per sensibilizzare alle sfide del futuro
Con 280 opere e 50 licei artistici provenienti da 18 regioni italiane, la partecipazione al concorso indetto da Fondazione MAIRE, Associazione Amici della Biennale dei Licei Artistici (ABiLiArt), in collaborazione con la Rete Nazionale dei Licei Artistici e il Parco Archeologico del Colosseo, è stata davvero notevole. Studenti e studentesse hanno ideato e realizzato opere artistiche incentrate sul complesso tema della tecnologia e dell’innovazione nella transizione energetica: otto le cover proclamate vincitrici che faranno da copertina al magazine internazionale del Gruppo MAIRE, “Evolve”. Attraverso iniziative come EvolveArt, ha spiegato il Presidente del Gruppo e della Fondazione MAIRE Fabrizio Di Amato, si vogliono dare a studenti e studentesse “gli strumenti e la conoscenza per affrontare le problematiche ambientali approfondendo il significato di sviluppo sostenibile, così da orientarli alle opportunità lavorative della transizione energetica”. Un percorso di apprendimento nel quale l’arte diventa un mezzo per “sensibilizzare tutti alle grandi sfide del futuro”.
Fabrizio Di Amato: “I giovani saranno gli attori principali dei cambiamenti”
Il Gruppo MAIRE supporta, mediante la Fondazione, la formazione degli ingegneri umanisti di domani, vale a dire quei professionisti che contribuiranno alla transizione energetica e digitale del futuro. Collaborando con scuole, università e terzo settore, la realtà leader nei settori dell’Engineering & Construction (E&C), Technology & Licensing ed Energy Business Development & Ventures promuove i giovani talenti e contrasta la povertà educativa. “L'ambizione di MAIRE è proprio quella di dare e ricevere indicazioni e spunti dai giovani, che saranno gli attori principali dei cambiamenti”, ha dichiarato Fabrizio Di Amato a margine della premiazione, sottolineando come le nuove generazioni siano in grado di coniugare ingegno, arte e industria.