Estate means viaggi, sole, mare, chilometri e macchine su e giù per l’Italia e l’Europa: in vista dell’ormai prossimo esodo estivo tornano in auge i “trip by car” che risaltano come fonte d’ispirazione per film iconici, come “Tre uomini e una gamba”, “Sole a Catinelle” e “Un sacco bello”, e canzoni indimenticabili come “Road Trippin’” dei Red Hot Chili Peppers. Al giorno d’oggi, però, a causa dell’inquinamento e dell’impatto ambientale dell’industria automobilistica, il settore automotive e, di conseguenza, gli spostamenti via macchina vengono ricollegati anche alla sostenibilità e alla cura del Pianeta. Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di Omoda-Jaecoo, gruppo automobilistico di proprietà dello storico costruttore cinese Chery che punta ad espandersi in Occidente con una nuova gamma di auto all’avanguardia come Omoda 5 e Jaecoo 7, secondo cui il classico “esodo estivo” in stile anni ’70 con auto cariche di bagali inutili e chili di rifiutiprodotti si sta trasformando in un vero e proprio nuovo trend mondiale denominato “gentle road trip”. Un nuovo modo di vivere la tratta autostradale verso i luoghi di villeggiatura, divenuto gentile nei confronti dell’ambiente, quindi sostenibile, e, allo stesso tempo, glamour grazie ad appassionati di tutte le età che si godono momenti di socialità e convivialità in tutte le fasi dello spostamento: dalla preparazione dei bagagli alle ore trascorse all’interno della quattroruote, fino all’arrivo alla meta desiderata. Come spesso accade i primi indizi giungono dai social: infatti, solo su Instagram, l’hashtag #roadtrip vanta circa 72 milioni di contenuti pubblicati mentre TikTok conta poco più di 4 milioni di contenuti tra video e live prodotte. Ma non è tutto perché indicazioni più precise in merito all’evoluzione del viaggio in macchina, con conseguente nascita e sviluppo del gentle road trip provengono da un recente approfondimento di Business Insider. Entrando più nel dettaglio l’attenzione si focalizza sulle aree di sosta che, all’inizio degli anni ’60, erano pochissime e risultava, quindi, fondamentale fermarsi per fare rifornimento, soprattutto di benzina, al fine di evitare spiacevoli situazioni. Ora, invece, i punti di ristoro sono innumerevoli e vengono apprezzati sia dai grandi, che vogliono rilassarsi e staccare dall’attenzione rivolta alla strada, sia dai piccini che vivono momenti di divertimento e spensieratezza con le persone care.
Un ulteriore punto di analisi riguarda le macchine usate per i viaggi che all’alba dei road trip non risultavano molto comode. Un tempo, infatti, far sedere tutti i componenti di una famiglia all’interno di un veicolo era come giocare a Tetris, mentre, al giorno d’oggi, esistono autovetture elettriche di ultima generazione che risaltano per comodità, modernità, eleganza, ridotto impatto ambientale e sono in grado di rispondere alle diverse esigenze personali e di mobilità. E ancora, all’interno di questo scenario non potevano mancare le mappe utilizzate all’epoca per orientarsi e, appunto, viaggiare. Il problema, però, è che era molto più difficile trovare strade e percorsi utili a raggiungere le mete desiderate o sognate e, allo stesso tempo, i consumi di carburante, con inquinamento annesso, erano elevati. Dall’altra parte, i traveller dei giorni nostri organizzano i loro spostamenti nei minimi dettagli e utilizzano GPS o strumenti che mettono a disposizione almeno due tragitti efficaci per limitare il risparmio energetico dei loro veicoli. L’unica costante che lega le due epoche? Il divertimento dei passeggeri che, grazie ai giochi da viaggio, prima, e ai dispositivi portatili, poi, impegnavano il tempo, con le opportune misure di sicurezza in macchina, di bambini e ragazzi. E non è finita qui, infatti, nei primi anni ’60, soprattutto negli USA, era solito gettare rifiuti dal finestrino durante i lunghi viaggi in macchina. Ora, però, la musica è cambiata e parecchio: i singoli car traveller non solo stanno attenti a quanti bagagli portano con loro, ma anche al materiale, riciclabile o comunque sostenibile, e al design dei contenitori e packaging che li accompagnano in trasferta. In questo modo, non solo riducono il dispendio energetico del veicolo, ma rispettano l’ambiente perché riducono i rifiuti, riciclandoli.
Arrivati a questo punto, sorge una nuova domanda: com’è possibile rendere ancora più green i viaggi in macchina e portare ulteriormente alla luce il trend del gentle road trip? La risposta arriva da un esperto del settore, Roberto Sposini, ferrato su questioni legate alla mobilità e ai trasporti con particolare riferimento all’innovazione, alle strategie energetiche per l’auto e la mobilità e alle tematiche connesse: “Come affermato nel libro «Eco-Travel Handbook», l’ecoturista è quel viaggiatore che ama divertirsi senza distruggere. Si tratta, quindi, di un chiaro invito ad un viaggio responsabile che preserva l’ambiente e il benessere delle persone a prescindere dal mezzo scelto. Per quanto riguarda, nello specifico, gli spostamenti by car, la loro evoluzione diviene un cambiamento sociale e culturale che deve partire dalle persone, vale a dire dai viaggiatori di ogni età che vedono in questi un’esperienza glamour e, appunto, sostenibile. Per rendere i viaggi ancora più amici dell’ambiente si parte, in primis, dalla scelta della macchina che, per adottare un eco-driving style efficace, deve risultare elettrica oppure ibrida. Ma, sempre in merito al perfetto stile di guida da adottare, è molto importante pianificare gli spostamenti per ridurre gli sprechi. Importante allo stesso modo è la tecnologia che, grazie all’intelligenza artificiale e alla guida assistita, fornirà grande supporto all’ecosistema circostante. Per ultimi, ma non meno importanti, due consigli che non vanno mai fuori moda: gestire ansia e stress al volante e fare tutti i controlli necessari per verificare lo stato di salute del proprio veicolo prima di effettuare partenze o spostamenti. La mia idea di viaggio sostenibile in macchina? Abbracciare l'elettrico ed apprezzarne il silenzio per connettersi in maniera intima e profonda con la natura. Solo in questo modo saremo dei veri e propri gentle road trippers”. Fanno seguito alle parole di Sposini, ulteriori spunti utili a rendere il trip by car ancora più green: ad esempio, interagire con la popolazione locale, fare shopping nei negozi caratteristici presenti sul territorio, visitare le attrazioni presenti e prediligere sia destinazioni e sistemazioni eco-friendly sia punti di ristoro che non siano fast food o similari per ridurre al meglio l’impronta ecologica commerciale.