Sabato 16 marzo 2024, la Fondazione Il canto di Virgilio accoglie alla Domus Ars di Napoli l’intenso talento di Peppe Barra, interprete/protagonista della nuova pièce “Buonasera a tutti”. Al suo fianco, il pianista Luca Urciuolo. La regia è firmata da Francesco Esposito.
Il modo di fare teatro di Peppe Barra è stato più volte definito “le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo”. Attraverso la sua maschera sarcastica, e grazie ai molteplici registri vocali - dai più gravi ai più acuti – l’artista unisce da sempre gli elementi colti e popolari di Partenope, mescolando nei suoi spettacoli la tradizione e l’innovazione. Il recital “Buonasera a tutti” già dal titolo lascia intuire cosa dovrà aspettarsi il pubblico: un momento di intimità tra artista e spettatori, oltrepassando la cosiddetta quarta parete in un continuo dialogo con la platea. Un viaggio nella vita dell’uomo e dell’artista: i suoi ricordi di infanzia e di adolescenza nella Procida e nella Napoli degli anni ’50. Un’indagine nella sua memoria di giovanissimo attore con Zietta Liù, fino al successo con la Nuova Compagnia di Canto Popolare e agli anni di teatro vissuti insieme alla indimenticata Concetta Barra, madre e compagna di scena. E ancora, una passeggiata nei suoi oltre 60 anni di carriera, tra teatro e canzone, toccando la musica barocca e la tradizione popolare, il mondo magico di Giambattista Basile, grandi autori come Petito e Viviani, il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei. Barra sarà unico mattatore in scena - insieme al maestro Luca Urciuolo che lo accompagnerà al pianoforte - per divertire e emozionare, con follia e poesia. Senza mai interrompere il gioco con il pubblico, come un felice incontro tra bambini che hanno soltanto voglia di stare insieme con gioia e ironia.
> note biografiche
Nato il 24 luglio 1944 da genitori che vivono di teatro, Peppe Barra inizia presto a recitare. Cresce nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello. La sua esistenza si alimenta di musica e teatro ma compare anche in tv con Eduardo. Arriva al cinema per il film “Giallo napoletano” di Sergio Corbucci e poi per “La pelle” di Liliana Cavani, adattamento dell’omonimo romanzo di Curzio Malaparte. Nel 2002, è ancora tra i protagonisti di un lungometraggio, “Pinocchio”, diretto da Roberto Benigni, e qui interpreta il Grillo parlante. Partecipa a “Passione” di John Turturro e, successivamente, a “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek.
Con la madre Concetta, ha creato un duo indissolubile e di grande successo (sino alla morte di lei, avvenuta nel 1993) fondando una propria compagnia. Maurizio Scaparro vorrà Barra anche nel ruolo del Sancho Panza per il suo “Don Chisciotte”, tanto per evocare uno degli oltre 50 spettacoli da lui interpretati. Una carriera intensa che a ridosso dell’anno 2000 lo ha nuovamente visto collaborare con il maestro Roberto De Simone per “La cantata dei pastori”.
È stato nominato ai David di Donatello proprio per il suo lavoro nel film “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek e in più occasioni è stato candidato alla Targa Tenco.
Tra gli album da lui pubblicati, ricordiamo quelli solisti - Mo vene (1992), Guerra (2001), Peppe Barra in concerto (2003), La Cantata dei Pastori (2004), Matina (2005), Decamerone (2006), N’attimo (2009), E cammina cammina (2016). Tra quelli realizzati con Concetta, Peppe e Barra (1983) e Peppe e Concetta Barra N.1 (1988). Infine tra quelli pubblicati con la NCCP ecco Cicerenella (1972), Lo Guarracino (1972), NCCP (1973), La gatta Cenerentola (1976), e Aggio girato lu munno (1978).
Tra i vertici della sua avventura artistica, l’interpretazione di “Bocca di rosa” in lingua napoletana. È proprio Fabrizio De André, autore della ineguagliabile canzone, nel 1994 a chiedere a Barra questa speciale e irripetibile versione. Barra coinvolge per la traduzione dei versi l’attore e regista Vincenzo Salemme e un anno più tardi il brano viene inciso nell’album ”Canti randagi”.