L'artista, come i suoi mezzi pratici, è essenzialmente strumento. Uno strumento che parte per necessità dal suo essere creatura umana, ma che poi ineluttabilemnte si traduce e veicola significati, simboli, emozioni, per renderli patrimonio universale, capace di chiarificare, far diventare leggibili e pertanto pacificare, istanze ed intuizioni, germi di esperienze radicate nel profondo.
Avvicinarsi ai dipinti di Sandra Zeugna è sempre un evento sorprendente, spiazzante e confortante al contempo: è evidente che questi lavori, per il loro stesso essere e dipanarsi in una continuità quasi da messaggio medianico, scrittura automatica, in un dinamismo incessante, cadenzato e danzante, abbiano a che fare con le parti più recondite nascoste in noi e oltre noi; è per questo che ci attirano all'interno, risucchiandoci nell'andamento ritmico e reiterato del segno, il quale costruisce grafemi riconoscibili, alternandoli e ponendoli in parallelo con lo stendersi del colore più o meno rappreso, che allude a forme più o meno accennate, più o meno familiari. E' come se la pittrice, in maniera spontanea e innata ma comunque mediata da una consolidata consapevolezza della sua scelta di stile, intendesse suggerire visioni, ma soprattutto insinuare in noi la negazione dell'eccessiva e categorica identificazione di qualsiasi cosa nel mondo, dissolvendola in linea e colore, suggerendo infinite e indefinite variazioni e pertanto negando la convenzione stessa dello spazio e del tempo, e della stessa profondità prospettica che va a generare.
La memoria, l'inconscio, sprazzi di vite precedenti si diffondono sulla superficie della tela come in una composizione musicale, avendo il colore, secondo quanto teorizzato da Vassilij Kandinskij ad inizio Ottocento, qualità evocative del suono, che richiamano impressioni recondite all'interno di ognuno.
Lo svincolarsi dalle costrizioni troppo nette del contorno è condizione propria a chi ha interiorizzato fortemente il contatto con il mondo sensibile, e con quella proiezione soggettiva di esso che giustifica ogni realtà: la lacerazione dei parametri precostituiti, intesa quale sperimentazione e non necessariamente dolore, significa aprirsi ad ulteriori ed indeterminate possibilità, ed è questa apertura la caratteristica probabilmente più affascinante della pittura di Sandra Zeugna.
L'amore per la natura e per il suo ambiente d'origine è inoltre cominciamento imprescindibile di tutto: da esso prende le mosse la sua ricerca artistica, e parallelamente ad esso il suo amore per il disegno e la pittura: colore e segno scorrono parallelamente, talora s'incrociano e s'intersecano, mai vincolandosi reciprocamente: è un richiamo introiettato a riconoscere, far affiorare in superficie e praticare quell'imprescindibile dialogo, interscambio e mutua origine fra uomo e natura. 10.03.2024 Maria Palladino
Sandra Zeugna nasce a Trieste nel 1958. Inizia la sua attività artistica come autodidatta. Partecipa a numerose mostre collettive anche internazionali, ricevendo diversi importanti premi e segnalazioni. Allestisce diverse mostre personali presso la Galleria Tartaglia di Roma, Il Palazzo Veneziano di Malborghetto, la Galleria d'arte Contemporanea di Trieste, la Galleria Sant'Isaia di Bologna, la Galleria L'Escale di Spilimbergo, e viene ospitata in varie sedi comunali. Nel 2003 viene ufficialmente incaricata di allestire una mostra personale in concomitanza delle Universiadi invernali a Tarvisio. E' presente per diversi anni nelle fiere d'arte di Padova e Reggio Emilia. Nel 2018 espone un'antologica intitolata “Ratio Dubii” presso lo Spazio 212 a Bologna con la collaborazione di Campogrande Concept. Sempre nel 2018 viene ospitata presso il Palazzo Hercolani Bonora – AZIMUT Capital Managment – Bologna. Nel 2019 espone con una collezione presso lo show room di Poltrona Frau a Bologna. Dal 2020, in collaborazione con Campogrande Concept e Poltrona Frau è presente con alcune opere presso la Torre Galfa di Milano. Sempre nel 2020 espone, con il patrocinio del Comune di Tolmezzo, Eclipsis Style Project, Art-alive.eu e il Club per l'Unesco di Udine, presso il Palazzo Frisacco della Città di Tolmezzo. Nel 2022 con il patrocinio della Società delle Belle Arti Circolo degli Artisti “Casa di Dante, ECLIPSIS Style Project e il Comune di Firenze, in collaborazione con AUXILIA Foundation, espone assieme all'artista Mauro Milani presso la Società delle Belle Arti Circolo degli Artisti CASA DI DANTE a Firenze. Nel 2023 in collaborazione con ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale, CAMPOGRANDE Concept, ART CITY BOLOGNA, ARTEFIERA Card Cultura e a cura di Daniela Campogrande Scognamillo, espone assieme all'artista Fabio Iemmi presso il Teatro Arena del Sole di Bologna.
sito: www.sandrazeugna.it , mail: sandra.zeugna@gmail.com
Palazzo Pisani Revedin, San Marco 4013A, 30124 Venezia (VE).
La mostra resterà visitabile fino al 14 Aprile. Orari di apertura: Martedì – Domenica 10.30 – 13:30, 14:30 – 18:30. Chiuso il Lunedì. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it
Fonte notizia
www.sandrazeugna.it