Fabio Di Rosa realizza nei suoi racconti di viaggio su tela, un diario personale in cui ogni immagine dei luoghi riprodotti diviene tassello di un più esteso discorso, che coinvolge l'esperienza e il vissuto, tradotti e trasmutati in colore, linea, luce, nella sintesi della forma che riduce ai minimi termini, alle fattezze geometriche di base, le sembianze degli edifici, la struttura degli elementi naturali. E' straordinario infatti constatare come anche animali e piante, laddove presenti, divengano soggetti di un mosaico che si edifica materializzando i ricordi e rendendoli rivestimento dell'anima, dietro cui l'artista si cela, lasciando parlare per lui gli scenari amati e custoditi nella memoria. Seguendo pertanto la lezione di Cèzanne, Matisse e i Fauve, gettando lo sguardo alle conquiste atmosferiche degli impressionisti e a quelle introspettive dei preespressionisti, e così aprendo un varco all'inconscio.
Il viaggio come pretesto per smarrire se stessi, al fine di ritrovarsi rinnovati nel fisico e nello spirito e animati da una visione differente delle cose, senza mai perdere quella facoltà aggiuntiva, che soltanto chi sperimenta quale elemento costitutivo della propria formazione e crescita può capire, e che è la sensibilità peculiare per il mare. Nascere in una città di mare fornisce a coloro che ne fanno prova un'attrazione che li accompagna per tutta la vita, e lo testimoniano le numerose opere dedicate ai paesaggi marini, ma anche lacustri e fluviali, protagonisti in quest'esposizione. “Mare Dentro” è una raccolta di lavori che l'autore ha voluto dedicare a quella componente fondamentale del nostro stesso essere che è l'acqua, e che quasi per una sorta di osmosi richiama dall'esterno la materia simile: contesti mediterranei, imbevuti di luce tersa e diffusa, si concretizzano in tonalità contrastanti, con pochi passaggi, che valorizzano il chiaroscuro, dato dall'alternanza, frammentandosi in campiture pressoché uniformi e delimitate da netti e decisi contorni quasi grafici. L'Italia e la Francia, l'Austria, la Turchia, fino a Samarcanda, città mitica, crocevia di strade, limite del percorso e punto di ripartenza. 08.11.2023 Maria Palladino
Fabio Di Rosa nasce a La Spezia nel 1955, dove vive fino a 16 anni.
Poi, per seguire il padre che lavorava alla Scuola Editrice, si trasferisce con tutta la famiglia a Brescia.
Si laurea in Medicina e Chirurgia, si specializza in Ortopedia, lavora come medico all’Ospedale Civile.
Si sposa ha due figli ed è circondato da gatti.
Si avvicina al mondo dell’arte fin da piccolo, seguendo percorsi da autodidatta. Alle elementari recitava poesie, faceva disegni, scriveva temi di fantasia e brevi copioni teatrali. Poi rimane affascinato dal magico mondo dei burattini, conosciuto grazie al nonno e il padre che, fin dalla guerra, facevano spettacoli nelle scuole. Il padre è stato uno dei più significativi ricercatori del mondo del tetro dei burattini e scrittore di commedie. Durante l’Università Fabio recita nella Compagnia della Loggetta, al CUT dell’Università Cattolica e dal 1976 al 1979 è invitato al Carnevale di Venezia, ospite della ‘compagnia della calza’: “I antighi”, animata dal grande Zancopè. Negli anni novanta, in occasione di congressi internazionali di microchirurgia, allestisce spettacoli di burattini a New York, a Rio de Janeiro, a Monaco, a Parigi e a Montpellier. Negli stessi anni fonda una compagnia “di giro” ‘il teatrino di Briciolino e Salacca’ portando spettacoli nelle scuole e nelle piazze del Veneto, della Lombardia e della Liguria
E’ all’età di 50 anni che scopre i colori acrilici e comincia a dipingere, in modo sistematico.
Mostra in collaborazione con la Galleria Città di Padova
Galleria Città di Padova, Vicolo Santa Margherita 2 (angolo con Via San Francesco), 35121 Padova (PD).
La mostra resterà visitabile fino al 9 Dicembre.
Orari di apertura: 16:00 - 19:15. Chiuso Domenica. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramaria76@gmail.com
Galleria Città di Padova: 3403230490 assartepadova@gmail.com
Fonte notizia
www.facebook.com maria.palladino.31508