Di questo si è discusso
Sabato 3 febbraio, in Provincia di Salerno, nel salone di
rappresentanza di Palazzo Sant'Agostino, nell'incontro organizzato
dall'Associazione Cittadino Sudd, presieduta dall' Avv. Federico
Conte, già parlamentare della Repubblica Italiana che, nel suo
intervento introduttivo, denuncia come il ddl Calderoli sia un atto
di secessionismo politica spacciato per decentramento e come il
governo Meloni parli al popolo, ma assista i poteri forti.
Apre il
Presidente della Provincia Franco Alfieri che stigmatizza il "periodo
dell'indifferenza" della classe dirigente del meridione che sta
subendo con troppo silenzio questa riforma.
La consigliera
regionale PD Bruna Fiola, citando Pietro Nenni, afferma come una
certezza valga più di una montagna di ipotesi e che l'autonomia
differenziata creerà disuguaglianze e aumenterà le disparità
sociali.
L'On. Marco Sarracino fa riferimento alla riduzione degli
strumenti per combattere la povertà dopo lo stralcio del reddito di
cittadinanza che era comunque uno strumento che andava migliorato e
perfezionato.
Enzo Maraio, segretario nazionale del PSI afferma
che "contro l’autonomia differenziata è necessario fare una
rivoluzione, che sia innanzitutto culturale, perché è una riforma
che divide l’Italia e alimenta le disuguaglianze. E quando il
ministro Calderoli dice che è a costo zero, afferma una falsità
perché alla fine determina un minore gettito per lo Stato, che perde
una parte dei fondi che restano nelle regioni, a discapito della
programmazione nazionale e dei servizi ai cittadini su tutto il
territorio italiano".
Lo scambio scellerato tra riforma
sull'Autonomia differenziata e quella sul Premierato smantella
l'equilibrio istituzionale del Paese e spacca l'Italia penalizzando i
cittadini del Mezzogiorno ma anche del Nord, chiosa l'On.Piero De
Luca, deputato PD.
All'incontro ha partecipato anche il dem Andrea
Orlando, già ministro della Repubblica.
Inoltre il Consigliere Provinciale Pasquale Sorrentino così ha dichiarato:
“Il DDL Calderoli (Autonomia
Differenziata) aumenterà indiscriminatamente la distanza tra
ricchezza e povertà, smantellando di fatto le conquiste sociali e
costituzionali della "nazione".
Povero quel Sud che
attende un provvedimento dagli eredi della "Padania libera"
!
Cosa può mai aspettarsi? È la vendetta finale. OCCORRE
RIBELLARSI A TALE SCEMPIO”.