Giorgia Bruni, La notte dell'addio, Nulla die
Si sentì di nuovo intrisa di sudore nel grembiule bianco, obbligatorio per le “femminucce” mentre quello dei “maschietti” trovava dignità in un blu deciso e scuro. Le radici del maschilismo si annidano in luoghi dati per certi e inconfutabili. Quel bianco non era un onore ma una croce, una condanna alla virginea purezza da rispettare, di cui essere all’altezza. Un bianco di elezione che significava solo debolezza e inferiorità. Un bianco vuoto da riempire con l’aspetto, l’adeguazione necessaria alla sopravvivenza conforme del genere di appartenenza.
Giorgia Bruni (Roma 1990) nel 2015 si laurea in lettere moderne alla Sapienza con una tesi sulla Trilogia della Vita di Pier Paolo Pasolini. Nel 2019 diviene Dottore di ricerca in Spettacolo con un progetto su Pasolini e la censura cinematografica. Collabora con le riviste «Studi Pasoliniani» e «Diari di Cineclub». È autrice del saggio La dimensione autobiografica in Atti impuri, Amado mio e Romàns di Pier Paolo Pasolini pubblicato nel volume Io lotto contro tutti a cura di Maura Locantore (2022).
La notte dell’addio è il suo primo romanzo.
Il romanzo finalista ex aequo al Premio Nadia Toffa 2022 è disponibile su nulladie.com
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nulladie.com it catalogo 578-giorgia-bruni-la-notte-dell-addio-9788869154812.html search_query=bruni results=1