La morte di Gigi Riva è stata un fulmine a ciel sereno per tutti i cagliaritani e in generale per chi lo amava. Nessuno di noi immaginava che un simile evento potesse accadere in modo così repentino. Mi è sembrato naturale in qualità di scrittore onorare il suo nome e la sua memoria con una poesia che celebrasse le sue gesta e il significato che lui ha per il popolo sardo.
Potete trovare i versi che gli ho dedicato nel mio canale Youtube, https://www.youtube.com/@RobertoEbauAutore. Forse è superfluo ricordare che Gigi Riva era l’emblema di un popolo, il popolo sardo, nonostante non fosse sardo di origine. Da Nord a Sud nell’isola, tutti lo ammiravano, perché indossare la maglia del Cagliari non è come indossare la maglia di una qualsiasi altra squadra e Gigi lo sapeva.
Con le sue gesta sportive ha onorato il Cagliari Club, la Sardegna e tutta l’Italia. Ma era soprattutto l’uomo a fare la differenza. Ho gruppo su whatsapp con il quale organizziamo delle partite di calcetto. Sono stato il primo a dare la notizia agli amici. Per noi era un mito. Ogni tanto lo si incontrava in città, l’ultima volta lo vidi qualche anno fa alla Griglia d’oro, una pizzeria che si trova in via San Benedetto. Incrociai il suo sguardo per qualche secondo. Ma non osai disturbarlo, pur avendolo riconosciuto.
Cagliari si è stretta attorno a lui anche nell’ultimo giorno. Siamo andati in tanti a ricordarlo nella camera ardente istituita allo stadio e fuori per l’ultimo saluto fuori dalla chiesa di Bonaria. Era importante esserci, rendergli onore anche nell’ultimo giorno del suo viaggio terreno. Sono state la sua riservatezza e umiltà ad averci conquistato, forse perché la maggior parte di noi sardi in lui si riconosceva proprio per questo, al di là delle sue imprese sportive per le quali è stato amato. Per chi desidera soffermarsi oltre, questa è la poesia che gli ho dedicato:
Titolo: In memoria di Gigi Riva
Nell'immensità,
ove brillano le stelle,
un rombo di tuono
echeggia ancora nel silenzio.
Non voglio dimenticare
ciò che eri:
un sardo tra i sardi,
gloria di un popolo intero.
Questa terra magica
era anche tua
e come il Maestrale ha forgiato
il ginepro, così
ha temprato il tuo ardore e la tua forza.
Vedo ancora il tuo volto
gioire per un goal
in quelle immagini in bianco e nero,
un volo nell'aria
per colpire il pallone in rovesciata.
Ora il tuo sorriso si spande nell'aria,
e mentre gli occhi luccicano,
odo la tua voce parlare di noi.
Ci siamo uniti intorno a te
per il tuo ultimo sospiro,
mentre la tua forza
imprime l'ennesimo gentile
tocco al pallone
prima di scoccare il tiro decisivo.
By Roberto Ebau