Il IX incontro della rassegna Narrare il patrimonio museale è dedicato a Carlo Scarpa: giovedì23 novembre, alle ore 16.30, nella splendida cornice del Teatro di Palazzo Donn’Anna (Largo Donn’Anna, 9) sarà ospite Santo Giunta, architetto e docente in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura della Scuola Politecnica all’Università degli Studi di Palermo nell’incontro dal titolo La luce che struttura lo spazio museale dell’Abatellis e dello Steri per raccontare l’esperienza palermitana di uno dei più importanti architetti e
designer del XX secolo.
Introdurrà l’incontro Marina Colonna, Presidente della Fondazione Ezio De Felice, mentre le conclusioni sono affidate a Nadia Barrella, professore Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, e a Gioconda Cafiero, professore del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Personaggio eclettico, protagonista della cultura architettonica del ‘900, attraverso le sue opere Carlo Scarpa è riuscito a trasmettere creatività e ingegno. Dei suoi numerosi interventi architettonici e museografici, l’appuntamento di Narrare il Patrimonio sarà incentrato sull’attività del Maestro veneziano nel capoluogo siciliano e gli straordinari allestimenti museali fra Palazzo Abatellis e Palazzo Steri.
Nel 1953 Scarpa giunge a Palermo, preceduto dalla fama che gli aveva procurato l’anno precedente il raffinato allestimento della mostra di Antonello a Messina. Novello maestro “bizantino”, resta inebriato dagli effluvi degli aromi e delle spezie che rendono greve e densa di sapori l’atmosfera, dallo schiamazzo aguzzo dei bambini e delle musicali cantilene cadenzate, dall’orgia del sole e dei colori resi intensi dalla luce violentissima del Mediterraneo. Chiamato ad allestire le sale della nuova Galleria della Sicilia a Palazzo Abatellis Scarpa ritrova, tra i possenti conci a squadro, gli archetipi ideali della volumetria materica, del suo gusto sensitivo per la forma e la geometrizzazione; ritrova lo spazio favoloso del suo immaginario personale, ricostruisce la malia dell’affabulazione che quei luoghi gli rammemorano e sull’impressum inventa il suo itinerario dialettico. (DOMUS n. 708 settembre 1989).
Sul finire del 1972, l’Università degli studi di Palermo affida ad alcuni docenti dell’ateneo l’incarico di proseguire i lavori di recupero del Palazzo Chiaramonte, detto “Steri”, fino a quel momento diretti
dalla Soprintendenza ai monumenti della Sicilia, per adibirlo a sede del rettorato e museo dell’ateneo. Il progetto dello Steri viene redatto con la consulenza – fino al 1978, anno della sua improvvisa scomparsa – di Carlo Scarpa, seguendo le indicazioni della Carta del Restauro del 1972.
La rassegna Narrare il patrimonio museale, giunta alla sua seconda edizione, è promossa dalla Fondazione Ezio De Felice e, anche quest’anno, si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Esperti, direttori di musei, operatori culturali, docenti e storici si alternano, in un incontro al mese, nella narrazione del nostro Patrimonio Museale, affrontando diverse tematiche relative a musei, allestimenti, tecniche, storia, tutela, comunicazione, inclusione.
La seconda edizione, partita ad ottobre 2023, proseguirà fino a maggio 2024: sette incontri per attraversare e approfondire, ancora una volta, i tanti aspetti del mondo della Museografia e della Museologia.
Molti i nomi di protagonisti che hanno preso parte agli incontri di Narrare il Patrimonio museale fino ad oggi: Fabio Fabbrizzi, Marco Albini, Andrea Canziani e Paola Ascione, Filippo Bricolo, Paolo Giulierini e Andrea Milanese, Alexander Debono, Sylvain Bellenger e Liliana Uccello, Giovanni Minucci, Francesca D’Onofrio e Gianluca Bove, Saverio Isola e Stefano Peyretti.