Un incontro per ricordare e raccontare le storie delle vittime civili di guerra. L’appuntamento è fissato per lunedì 13 novembre quando, dalle 10.00, le nove sezioni toscane dell’ANVCG - Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra si ritroveranno a Firenze per un’assemblea pubblica dal titolo “Abbiamo tenuto viva la memoria” dove verrà promossa una conoscenza reciproca degli esiti dei conflitti nelle varie province e una condivisione delle iniziative previste a livello locale.
Un contributo al dibattito sarà portato anche da Ulisse Domini, presidente dell’ANVCG di Arezzo, che presenterà l’esperienza dell’associazione sul territorio a partire dall’ormai prossima istituzione di una giornata in ricordo delle vittime civili dei bombardamenti sulla città che tra il 1943 e il 1944 furono causa di 179 morti, 325 feriti e ingenti danni al centro storico. La data fissata sul calendario è mercoledì 29 novembre con il convegno “1943-2023: 80° anniversario dei bombardamenti di Arezzo. Dalla distruzione alla rinascita per un futuro di pace” che sarà rivolto alle scuole e che porterà avanti il forte impegno dell’associazione con le giovani generazioni che ha trovato la sua miglior espressione nei mesi scorsi con il progetto “Testimoni di pace” che ha coinvolto oltre seicento alunni di ogni età per un’educazione ai temi della pace, della memoria e della solidarietà. Sabato 2 dicembre, inoltre, è prevista l’intitolazione alle Vittime Civili di Guerra del largo nella rotonda tra via Arno e via Duccio di Boninsegna dove si trova il monumento in memoria proprio delle vittime civili di guerra della provincia di Arezzo.
Queste esperienze saranno condivise nell’incontro di Firenze che è stato organizzato insieme ai docenti dell’Università di Siena che, da alcuni anni, conducono il progetto di ricerca “Per una storia delle vittime civili di guerra” che è il primo in Italia su questo tema e che ha già prodotto importanti pubblicazioni scientifiche. In quest’ottica, il convegno sarà arricchito dagli interventi del professor Filippo Masina, ricercatore attualmente impegnato sul tema dell’assistenza alle vittime civili, e del professor Nicola Labanca, coordinatore del progetto di ricerca per lo stesso ateneo senese. I rappresentanti delle nove sezioni toscane dell’ANVCG interverranno poi per raccontare le storie dei rispettivi territori, le attività istituzionali e amministrative, e le iniziative divulgative e commemorative realizzate nel corso dei decenni per tenere viva la memoria delle vittime civili di guerra toscane. «La volontà - spiega Aldo Ierardi, presidente regionale dell’ANVCG, - è di condividere le storie di migliaia di uomini, donne e bambini che sono state vittime inermi delle conseguenze della guerra fascista, dei bombardamenti, dei combattimenti, delle stragi nazifasciste e degli ordigni inesplosi. Queste storie sono ancora poco conosciute e dunque, insieme, vogliamo fare chiarezza e divulgarle».