La mostra “ I fasti di Elisabetta Farnese - Ritratto di una Regina “ si aprirà il prossimo 2 dicembre, presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese a Piacenza, un'elegante sede espositiva che ben si integra nella nobile residenza farnesiana la cui costruzione ebbe inizio alla metà del Cinquecento da un'altra grande donna legata alla potente dinastia, Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e moglie di Ottavio Farnese.
In questa splendida cornice - un connubio perfetto tra
funzione liturgica e celebrazione di un fasto aristocratico - in aggiunta a una
serie di ritratti, a un disegno e ad alcune incisioni, sarà esposto il
Ragguaglio delle nozze della Maestà di Filippo Quinto e di Elisabetta Farnese,
un resoconto dettagliatissimo, dato alle stampe nel 1717, che illustra e
descrive il matrimonio per procura tra Elisabetta e Filippo V, nonché i
festeggiamenti a loro tributati dalla corte e il viaggio dell’ultima
discendente della famiglia Farnese dal piccolo ducato di Parma e Piacenza al
grande Regno di Spagna.
Ideata e curata dagli storici dell’arte
Antonella Gigli e Antonio Iommelli, l’esposizione ruota intorno a un nucleo di
tele, oggi noto con il nome di “Fasti di Elisabetta”, eseguito nella prima metà
del Settecento dal pittore di corte Ilario Mercanti detto lo Spolverini (Parma
1657 - Piacenza 1734) è, in sostanza, un racconto enfatizzato dalle più moderne
soluzioni di realtà estesa (videoproiezioni, aule immersive, ologrammi) che,
attraverso la ricostruzione di narrative, luoghi e ambienti, aiuterà i
visitatori a far vivere un’esperienza "aumentata" e ad immergersi nei
diversi contesti.
Nell’occasione e per la prima volta, dopo quasi trecento anni dalla loro migrazione a Napoli - città dove Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese e di Filippo V di Spagna, trasferì i Fasti e gran parte dei tesori artistici appartenuti ai Farnese - sei dipinti, già parte del ciclo, saranno esposti a Piacenza, concessi straordinariamente in prestito per quattro mesi dalla Reggia di Caserta e dal Municipio di Parma.
Sei importanti prestiti, dunque, che in aggiunta ad altre venti opere - molte delle quali provenienti da collezioni pubbliche e private - consentiranno al pubblico di ammirare insieme, per la prima volta, i Fasti di Caserta e di Parma, riuniti per tale occasione a quelli già presenti a Piacenza dal 1928. Un ambizioso progetto che permetterà inoltre di far comprendere la grandezza e la cultura straordinarie di una donna singolare come Elisabetta (Parma 1692 - Madrid 1766), la cui ambizione e intelligenza furono largamente note e apprezzate da tutti i suoi contemporanei, in particolare dal re Filippo V, suo consorte dal 1714.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa.