Spazio d’Arte Scoglio di Quarto in via Scoglio di Quarto 4 presenta dal 7 novembre al 16 dicembre la mostra "Epitome 1980-2023" dedicata al percorso artistico degli ultimi quattro decenni della scultrice Armanda Verdirame.
La mostra, composta da circa venti opere, esalta la forte passione di Armanda Verdirame per la ceramica, materia che ha indagato in tutte le sue potenzialità sin dalla metà degli anni ‘80, con particolare attenzione alle sue implicazioni ecologiche ed umane. Opere magiche che esplorano l'intima relazione che si è sempre posta l’artista tra l'io e l’universo, sollecitando l'osservatore a un'introspezione e ad una contemplazione acuta, promuovendo un dialogo incessante tra l'individuo e la natura.
L’opera principale intorno alla quale è stata pensata e costruita la mostra è Amnios T, un tavolo dalla forma ovale irregolare alto 90 cm. Sopra e sotto questo imponente elemento sono dislocate le creazioni più emblematiche della tensione artistica di Armanda Verdirame: scudi, colonne, stalagmiti, lune e spartiti in terracotta, oltre a cinque opere su carta disposte sulle pareti dello spazio espositivo.
Ogni opera, spesso dalla presenza imponente, presenta frammenti di fragilità che invitano a una riflessione sulla caducità della vita, a partire dagli “Scudi” che, sebbene richiamino i primi oggetti di difesa dell'uomo, nella loro imperfezione, nella loro forma irregolare e nelle crepe mostrano il bisogno di un’ulteriore riflessione: increspature che per Armanda Verdirame diventano punti di forza della sua stessa ricerca poetica e artistica.
La superficie degli scudi, così come di tutte le altre opere dell’artista, sono cosparse dall’impronta di semi di cereali impresse sull’argilla ancora fresca, a sottolineare significati ulteriori che offrono al visitatore, di fronte a esse, un'esperienza unica e meditativa.
“Colonne” e “Stalagmiti” partono invece da terra per levarsi verso l’alto dividendo lo spazio in un gesto quasi solenne, mentre le “Lune”, tutte a struttura semicircolare e sostenute talvolta da steli di ferro, evocano la superficie del nostro satellite ma al contempo ne offrono una lettura romantica.
Completano la mostra tre “Spartiti” di terracotta che fanno parte dell’installazione Semi-ritmica, segnati in superficie da “note-seme” danzanti su immaginari pentagrammi, e cinque “opere su carta”, disposte lungo le pareti dello spazio espositivo e anche loro cosparse di semi o da impronte di semi: carte antiche o create manualmente con tecniche arcaiche dalla stessa artista, ulteriormente impreziosite da pigmenti naturali.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici di Luciano Caramel, Luca Pietro Nicoletti, Evelina Schatz, Marco Tagliaferro, Lucia Mazzilli, Riccardo Barletta, Azzurra Immediato.
Inaugurazione: martedì 7 novembre ore 18.30
Orari di apertura al pubblico con ingresso libero: Da martedì a venerdì dalle 17 alle 19
Fonte notizia
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