Antidotum tarantulae e tarantella del 600
Màngano il portabandiera della tarantella pugliese nel mondo e i Danzanova Folk Ballet saranno ospiti al XXII ° CONCRESSO NAZIONALE “Storia Mediovale”che si terra sabato 28 ottobre alle ore 17,30 nel Castello Normanno Svevo Aragonese di Monte Sant’Angelo – Gargano .La tarantella di Màngano, affascina e sorprende sul palco e nella vita.Quarant’anni che l’artista garganico gira ininterrottamente con la sua Compagnia, da un’estremità all’altra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. In questi anni Màngano con alle spalle una carriere di 40 anni di esperienza ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti, l’ultimo premio quello di Trieste e di Margherita di Savoia “Ambasciatore del Folk Pugliese nel Mondo“ . L’artista garganico è molto attratto dalle sperimentazioni, dalle fusioni e dalle mescolanze di stili differenti ed ancora una volta si mette in gioco e attinge da fonti diverse. Nell’occasione sabato 28 ottobre alle ore 17,30 il Maestro Michele Maria Màngano e i danzanova folk ballet presenteranno un assaggio di un progetto che partirà da Maggio 2024 dedicato molto alle tarantelle del medioevo tra cui una legata a San Michele scritta dal Maestro Roberto De Simone e rielaborata dal Maestro Màngano. Antidotum tarantulae fiin dal X secolo era conosciuto in Puglia un ballo capace di curare gli effetti provocati dal morso della tarantola, un ragno diffuso in quelle zone che quando pizzicava procurava febbre alta e reazioni assimilabili all’epilessia o all’isteria. Si trattava di un ballo dionisiaco che, sulla base di una musica frenetica e incessante conduceva il “tarantato”, spesso una donna, a ballare senza sosta fino allo sfinimento. Stiamo parlando della pizzica, un ballo della famiglia delle tarantelle che in tutto il meridione d’Italia vengono ballate e accompagnate da voci e strumenti con modalità musicali e coreutiche diverse ma tutte risalenti al fenomeno pugliese del tarantismo.
Curioso il fatto che non tutte le musiche per guarire del morso della tarantola
siano veloci e incalzanti, in realtà i suonatori sapevano scegliere la musica
adatta sulla base dei diversi sintomi della malattia ed eseguivano brani strumentali
di diverso carattere espressivo: è il caso di questo antidotum
tarantulae che non è ascrivibile al genere della tarantella ed ha una
storia molto interessante.
Nel 1630, dopo un viaggio in Puglia per approfondire le terapie musicali legate
al culto di Dioniso, l’abate gesuita Athanasius
Kircher scrisse in diversi trattati sull’argomento interessanti
informazioni su questa pratica musicoterapica: le credenze popolari, i
comportamenti dei tarantati, gli strumenti musicali utilizzati e soprattutto la
trascrizione di alcuni esempi musicali, in particolare otto semplici e brevi
antidoti.
Il più celebre dei brani da lui riportato è “Antidotum tarantulae”.Dal punto di vista musicale sono tutti in metro
binario (con l’andamento tipico di una processione) e presentano una linea
melodica di otto pulsazioni con cesura sul quarto tempo, a metà frase, e
risoluzione sul settimo ed ottavo tempo, ossia in conclusione.
Maria Assunta Marangelli