Da quando è possibile consultarlo? Come e dove si può visualizzare? E quando è possibile riscuotere la pensione?
A tutte queste domande risponderemo nel corso del nostro approfondimento dedicato al pagamento della pensione. Inoltre, cercheremo di capire meglio in cosa consiste il conguaglio e a quanto dovrebbe ammontare l’aumento previsto a partire dal mese di novembre.
Cedolino Pensione Inps Novembre 2023: da quando è visibile?
Iniziamo col rispondere subito alla domanda che maggiormente interessa ai nostri lettori. Quando è possibile visualizzare il cedolino della pensione di novembre?
Solitamente l’Inps procede alla pubblicazione sul sito del documento verso la fine del mese antecedente quello del pagamento. Per la precisione, questo avviene all’incirca 10 giorni prima dell’erogazione. Non essendo prevista, però, una data certa, l’unico modo per sapere se il cedolino è già disponibile è verificare autonomamente. Come si fa?
Visualizzare il cedolino della pensione è un’operazione molto semplice, che si può fare anche da dispositivo mobile.
Entrando sul sito Inps e accedendo all’area Tutti i Servizi, basta cliccare sulla voce Cedolino della Pensione. Da qui si viene indirizzati ad una nuova pagina, dove è possibile trovare, oltre l’elenco di tutti i cedolini emessi, anche altre funzionalità (come si può notare nel box sottostante), tra cui:
- quella per confrontare i cedolini
- quella che consente di visualizzare elenco prospetti di liquidazione (Modelli TE08)
- quella per la gestione deleghe sindacali
- quella per le comunicazioni al pensionato
- di Variazione ufficio pagatore
- di Recupero e stampa Certificazione Unica
- di Riepilogo Dati Anagrafici e di Pagamento
- di Certificato di pensione: Modello Obis/M
- di Duplicato libretto di pensione
- di Conguagli IRPEF
- di Cessione del Quinto
- di Bonus quattordicesima e Bonus 154 euro
- di Recupero Indebiti
Si ricorda che per l’accesso alla piattaforma e l’utilizzo dei vari servizi è necessario essere in possesso di credenziali di accesso, quali codice fiscale o PIN oppure di un’identità digitale (SPID, CIE o CNS).
Cosa contiene il Cedolino della Pensione?
Cosa si può visualizzare all’interno del cedolino? Il documento contiene tutte le informazioni rilevanti in merito alla propria pensione, come l’importo della stessa, eventuali maggiorazioni (ad esempio la tredicesima e la quattordicesima mensilità, che non spetta a tutti i pensionati, come spieghiamo nell’articolo Quattordicesima Pensionati), ritenute fiscali e contributive, avvisi, comunicazioni e date di pagamento.
Quando Viene Pagata la Pensione a Novembre 2023
Il riferimento all’ultimo punto del paragrafo precedente, ci permette di parlare, ora, delle date di pagamento della pensione previste per il mese di novembre.
Abbiamo ribadito in più occasioni che il pagamento della pensione segue un calendario fisso (corrispondente al 1 del mese), a differenza di altre prestazioni, come il pagamento della NASpI, ad esempio. L’unico caso che determina lo slittamento del pagamento è quello in cui il giorno stabilito coincide con un festivo o una festività. Un esempio lo abbiamo proprio questo mese, laddove il 1 novembre coincide con una festività. Quando verrà, quindi, erogata la pensione?
Essa sarà disponibile a partire dal 2 novembre, almeno per coloro i quali hanno scelto come metodo di pagamento il versamento su un conto corrente bancario (o ritiro presso lo sportello) o postale. Chi ha scelto, invece, come opzione il ritiro presso lo sportello degli Uffici Postali dovrà aspettare la data indicata. In questo caso, infatti, la pensione si può ritirare solo nelle date previste, secondo un calendario ordinato sulla base dell’iniziale del proprio cognome.
Ecco allora il calendario da seguire da parte di chi ritirerà la pensione presso l’Ufficio Postale:
- Giovedì 2 Novembre 2023: cognomi dalla A alla C
- Venerdì 3 Novembre 2023: cognomi dalla D alla K
- Sabato 4 Novembre 2023 (solo la mattina): cognomi dalla L alla P
- Lunedì 6 Novembre 2023: cognomi dalla Q alla Z
Conguaglio Pensioni Anticipato a Novembre?
In apertura di questo approfondimento abbiamo parlato di possibili aumenti in arrivo questo mese. Si tratterebbe di un anticipo del conguaglio di inizio anno e finalizzato all’adeguamento Istat delle pensioni per il 2024. In questo caso, però, le somme destinate dall’Esecutivo, pari a circa 3,2 miliardi di extradeficit, sarebbero destinate al recupero anticipato del conguaglio 2022.
In pratica, l’aumento previsto, nella misura dello 0,8%, è la risultante della differenza tra la percentuale di inflazione programmata per il 2023, pari al 7,3%, e quella del 2022, pari all’8,1%.
Al momento ancora non si ha certezza se tale misura verrà applicata. L’indiscrezione circolante, infatti, troverebbe origine da una nota contenuta nella Relazione di accompagnamento alla Manovra.
Se ciò dovesse verificarsi significherebbe che nel 2024 il conguaglio verrà effettuato solo per l’anno corrente. In tale ottica, è prevista una rivalutazione delle pensioni con un incremento pari:
- al 6% per tutti i trattamenti pensionistici superiori al trattamento minimo Inps;
- al 2,7% per tutti i trattamenti pensionistici inferiori al minimo Inps.
Quest’ultimo caso rappresenterebbe, in realtà, una novità. Nel 2023, infatti, per la rivalutazione delle pensioni è stata applicata una percentuale differente, pari al 6,4% per gli over 75 e pari all’1,5% per gli under 75.
Si ha invece certezza in merito alla previsione di una Riforma delle Pensioni 2024.
Riforma Pensioni 2024
Già durante la campagna elettorale, l’attuale Esecutivo aveva posto al centro del proprio programma elettorale una riforma del sistema pensionistico volto al superamento della Legge Fornero.
Un primo intervento in materia si è avuto all’inizio del 2023, con una Riforma che ha introdotto alcune modifiche ai requisiti di accesso ad alcune forme pensionistiche (come Opzione Donna) e ha provveduto all’aumento degli importi delle pensioni minime, fino a 600 euro per over 75.
Per il 2024 le intenzioni del Governo era quello di procedere ad un ulteriore aumento degli importi per le minime e ad altri interventi finalizzati da un lato all’obiettivo primario, ossia il superamento della Legge Fornero, e dall’altro ad incentivare il pensionamento anticipato.
Lo scorso agosto, però, è arrivato lo stop del Ministro dell’Economia Giorgetti. Questi ha, infatti, ammesso che le risorse per finanziare la riforma non ci sono. Pertanto, nel 2024 verranno, probabilmente, confermate solo alcuni tipi di pensione anticipata che sarebbero dovuti scadere a dicembre 2023:
- Quota 103: il trattamento pensionistico prevede l’uscita anticipata dal lavoro a chi ha compiuto 62 anni di età e ha maturato 41 anni di contribuzione, con importo dell’assegno ridotto fino al compimento dei 67 anni di età.
- Opzione Donna: limitata per il 2023 solo a determinate categorie in possesso del requisito contributivo pari a 35 anni e quello anagrafico di 60 anni, ridotto a 58 e 59 in casi specifici.
- APE Sociale: la forma pensionistica rivolta a precise categorie lavorative (disoccupati, invalidi, caregivers e addetti a mansioni gravose) che abbiano compiuto almeno 63 anni d’età, maturato almeno 30 anni di contributi (36 per le mansioni gravose) e cessato l’attività lavorativa.
In questo modo, l’Esecutivo mira al contenimento della spesa pensionistica, a fronte di un numero crescente di domande, come si evince dall’annuale report Istat, visibile di seguito:
Come sempre, noi di PosizioniAperte.com seguiremo tutti gli sviluppi e provvederemo ad aggiornare i nostri lettori quando avremo conferma in merito alle decisioni prese.
Approfondimenti
Fonte notizia
posizioniaperte.com cedolino-della-pensione-inps-novembre-2023