Grazie al comunicato Inps dello scorso luglio, infatti, siamo in grado di segnalare con certezza le date di erogazione dei pagamenti.
Come abbiamo già detto in altri articoli dedicati all’argomento, a luglio è stato siglato un accordo tra l’Istituto e la Banca d’Italia per la regolarizzazione delle date di pagamento, che resteranno invariate fino a dicembre 2023.
Non tutti, però, riceveranno il pagamento in queste date e qui spiegheremo il perché.
Inoltre, è dell’ultima ora una importante notizia che riguarda la misura e che dovrebbe essere attiva da gennaio 2024.
Breve Guida all’Assegno Unico e Universale
Cos’è l’Assegno Unico e Universale? Si tratta di una misura di sostegno al reddito introdotta nel 2022 con decreto legislativo n. 230/2021 destinato alle famiglie con figli a carico fino al compimento del 21°anno di età.
Esso può essere richiesto da tutti i cittadini, dal momento che non sussistono limiti di reddito. L’Isee, infatti, rileva solo ai fini della determinazione degli importi da assegnare. A chi non presenta la DSU verrà erogato un importo pari a quello spettante a chi ha un reddito superiore ai 40mila euro, ossia l’importo minimo.
A proposito di importi, a causa dell’inflazione l’Inps ha provveduto alla rivalutazione delle somme stabilite, sicché da gennaio 2023 si ha avuto un incremento dell’assegno percepito, che è passato da:
- 175 euro a 196 euro per le famiglie con reddito Isee non superiore a 15mila euro;
- da 50 euro a 55 euro per quelle con Isee superiore a 40mila euro.
Importi che potrebbero ulteriormente aumentare il prossimo anno, come chiariremo a breve.
Calendario Pagamento Assegno Unico Ottobre 2023
Adesso, invece, vediamo quando è prevista l’erogazione dell’Assegno Unico ad Ottobre. Come abbiamo detto, a partire da luglio i pagamenti seguono un calendario con scadenza ordinaria. Una novità, questa, rispetto al passato, quando i pagamenti venivano effettuati in giorni diversi. Per il mese in corso il calendario segue quest’ordine:
- 17 ottobre;
- 18 ottobre;
- 19 ottobre.
Non tutti, abbiamo anticipato, non riceveranno il pagamento in queste date. Di chi si tratta nello specifico?
Ritardi Pagamento Assegno Unico: chi riguarda
Ecco chi riceverà in ritardo il pagamento e perché:
- percettori Reddito di Cittadinanza: chi ancora percepisce il Reddito, infatti, si vedrà accreditato l’importo dell’AUU direttamente sulla RDC Card nel giorno previsto per il pagamento. Coloro, invece, ai quali è stata comunicata dall’Inps la sospensione devono procedere all’invio di una apposita domanda per l’Assegno Unico;
- chi ha comunicato variazioni in merito alla composizione del nucleo familiare o di natura reddituale: questi dovrebbero ricevere il pagamento verso la fine del mese (secondo le informazioni di cui disponiamo, la data prevista è il 30 ottobre);
- coloro la cui documentazione è sottoposta a conguaglio da parte dell’Inps: si tratta della procedura attraverso cui l’Istituto passa in rassegna tutte le domande per verificare la presenza di difformità o omissioni nella documentazione Isee. Laddove si ravvisino incongruità, l’interessato dovrà provvedere alle dovute modifiche. Se non fatte entro il termine stabilito, non si decade dal beneficio, ma si riceverà un assegno di importo pari al minimo. Per sapere come intervenire per regolarizzare la propria posizione, ti invitiamo a leggere il nostro articolo Ritardo Pagamento Assegno Unico. In questo caso, il pagamento dovrebbe slittare a novembre.
Previsto Aumento Importo Assegno Unico 2024
Abbiamo tutti letto o ascoltato nei telegiornali che il Governo è alle prese con la definizione della prossima Manovra di Bilancio, il testo definitivo dovrebbe essere presentato il prossimo 20 ottobre. Stando a quanto finora emerso, sono 3 le misure verso cui verrà destinata gran parte dei fondi:
- riforma del taglio del cuneo fiscale;
- riforma delle aliquote Irpef;
- misure a sostegno della famiglia (cosiddetto Pacchetto Famiglie).
Tra le misure a sostegno dei redditi familiari, un posto centrale occupa il rifinanziamento e potenziamento dell’Assegno Unico. Come annunciato dalla Ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, a partire dal 1 gennaio l’assegno verrà incrementato:
- nella misura del 50% della rata ordinaria per il primo figlio, fino al compimento del primo anno;
- per le famiglie con 3 o più figli, fino al compimento del terzo anno di età, ma solo per quelle con Isee fino a 40mila euro;
- tra 100 e 150 euro mensili per le famiglie con 4 o più figli.
In particolare, il grosso delle risorse verrà impiegato proprio per l’aumento degli importi per gli assegni a partire dal secondo figlio.
Ovviamente si tratta di misure ancora da definire, ma il Governo assicura che i fondi ci sono, dal momento che quest’anno gli importi spesi per l’Assegno Unico sono stati inferiori rispetto a quelli stanziati.
Come Fare Domanda di AUU
Presentare la domanda per l’Assegno Unico è molto semplice. Ci si può avvalere infatti di tre modalità:
- accedendo al Portale Inps alla sezione Assegno unico e universale per figli a carico in Servizi del cittadino;
- contattando il Contact Center al numero 803.164 da rete fissa, oppure il 06.164.164 da rete mobile;
- rivolgendoti ad un Patronato o CAF.
Ricordiamo, inoltre, che chi ha presentato domanda entro febbraio 2023 non dovrà provvedere a nessun rinnovo, dal momento che questo avviene in modo automatico.
Cosa Fare in Caso di Ritardo del Pagamento
Se non rientri in una delle categorie sopra segnalate e per le quali sono previsti dei ritardi, ma non hai ricevuto il pagamento, cosa puoi fare? In questo caso puoi:
- contattare il Di.Po.Fam – Dipartimento per le Politiche della Famiglia, inviando un’email all’indirizzo dipofam@governo.it;
- contattare l’Inps attraverso il servizio Inps Risponde o chiamando il Contact Center ai numeri 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile.
Approfondimenti
- Quando un Figlio non è più a Carico dei Genitori
- Assegno per il Nucleo Familiare: Lavoratori Dipendenti di Aziende Attive
- Assegno Unico Figlio 2023
Fonte notizia
posizioniaperte.com pagamento-assegno-unico-ottobre-2023