Il prossimo 27 Settembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád”, sul tema “Le fiabe e la letteratura per gli adolescenti hanno ancora importanza nella formazione dei ragazzi di oggi?: Breve analisi del romanzo I ragazzi di via Pál / A Pálutcaifiúk di Molnár Ferenc”.Il nuovo incontro, predisposto dalle due co-associazioni culturali, ha ricevuto l’Alto Patronato dell’Ambasciata di Ungheria.Dopo i saluti di S.E. Ádám Zoltán Kovács (Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Ungheria) e Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”) la parola passerà a Jámbor Judit Katalin (Presidente Associazione “Maria d’Ungheria Regina di Napoli”).“I ragazzi della via Pál” è un capolavoro della letteratura ungherese, nonché uno dei più noti classici per l’infanzia. Scritto da Ferenc Molnár (Budapest 1878 – New York 1952), il romanzo è popolare per la realizzazione di numerose trasposizioni cinematografiche. Il titolo originale prevedeva che la celeberrima “via Pál” fosse scritta con un idioma ungherese, difficile da rendere in italiano, quindi, quando è giunto nel Belpaese, ha immediatamente acquistato la doppia vocale. Pubblicato per la prima volta nel 1906, a puntate su una rivista, si proponeva di denunciare la mancanza di spazi adeguati per il gioco dei bambini. È la storia di un gruppo di ragazzi nella Budapest di fine Ottocento, divisi in due fazioni e disposti a tutto pur di conquistare uno spazio verde in cui poter giocare a calcio e svolgere attività all’aria aperta. L’autore si rivolge spesso al lettore e fa notare come, per chi è abituato a vivere in campagna, questo caparbio accanimento appaia assurdo. Per un bambino che vive in città, al contrario, la conquista di uno spazio aperto e libero da pericoli, in cui poter giocare, si rivela di fondamentale importanza. La storia della banda della via Pál è stata in primo luogo pensata per essere letta dai ragazzi, come spiega lo stesso Molnár: “I ragazzi della via Pál, il romanzo che mi sta più a cuore, lo scrissi a puntate nel 1906, per un giornale per ragazzi”. Successivamente ne sono state date letture a livelli diversi, esaminandolo alla luce delle vicende travagliate dell’Europa di inizio Novecento ed evidenziandone il patriottismo, assimilando la difesa del campo da gioco da parte dei bambini a quelli della patria da parte degli adulti, con tutti gli aspetti ad essa correlati – la bandiera, la disciplina, l’esercito, l’eroismo e l’esecrazione del tradimento. Tuttavia, il romanzo rimane un bel libro per ragazzi. E se è probabile che i ragazzi di oggi potranno avere qualche difficoltà ad identificarsi nei loro coetanei ungheresi che si preoccupavano dei calamai versati nelle tasche e che si aggiravano liberi in mezzo a una grande città, di sicuro potranno apprezzare una storia di amicizia e di lealtà. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 27 settembre.
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