Ezio Balliano
Nato a Vercelli nel 1956, Balliano ha debuttato nel 1978 con la sua prima personale. Ha al suo attivo numerose mostre, ha vinto premi e conseguito riconoscimenti in Italia e all'estero, sue opere sono patrimonio di musei e importanti collezioni pubbliche e private. Ultimo successo in ordine di tempo la partecipazione alla Biennale d'Arte di Venezia ospitepresso il Padiglione Nazionale Grenada, "Giardino Bianco Art Space” con una sua opera storica, "Luci in risaia" , opera in cui - recita il catalogo - "L'orizzonte è definito da zolle di colore, argini simmetrici di una apparente costa, posta a segnalare a divisione tra acqua, terra e cielo... luoghi dell'anima di una terra fantasma, immersa in una nebbia lattiginosa... richiamando la memoria di luoghi perduti, trasfigurati, quasi metafisici". Un'opera che ha riscosso l'apprezzamento della critica e del pubblico in una delle kermesses artistiche tra le più importanti al mondo con oltrte 40.000 visitatori nell'arco dei sette mesi espositivi e che ha rappresentato per il pittore l'ideale coronamento di una carriera artistica lunga 50 anni e di una vita intera dedicata all'arte.
Silenti Atmosfere
Le "Silenti atmosfere" che Ezio Balliano presenta in questa mostra traggono origine e si sviluppano sulle tematiche classiche del paesaggio della sua terra, attraverso una lettura del soggetto diversa e nuova, dedicando grande attenzione agli aspetti più fuggevoli della realtà, determinati dal mutare della luce, sempre attento a cogliere le sfumature più suggestive in una continua reinvenzione: elemento decisivo dell’arte. La tavolozza è evanescente e sognante, i rosa diventano azzurri che diventano grigi quasi senza soluzione di continuità generando atmosfere brumose da cui emergono isolati elementi pittorici. Avvolto nel manto protettivo della foschia, ritorna prepotente il motivo antico della solitudine, quella solitudine amata e odiata da ogni artista, una solitudine che angoscia forse, ma in qualche caso sa anche esaltare, che conduce un animo sensibile alla scoperta della verità, in un viaggio dentro se stessi alla ricerca di radici e identità, ma anche, e soprattutto, metafora della vita alla ricerca di nuove emozioni, di libertà di esprimersi, di pace interiore.
La Critica
Il pittore Ezio Balliano presenta una selezione di opere che – spiega il critico Luciano Carini curatore della mostra – risentono del fascino e dell'attrazione delle Avanguardie Storiche, del Cubismo e del Futurismo in particolare, dando così l'avvio ad un periodo di grande e suggestivo interesse caratterizzato da scansioni geometriche, triangolazioni e frammentazioni spaziali: in queste opere l'uso del segno dinamico e impulsivo si congiunge, in modo istintivo e naturale, all'interesse per la geometria intesa come regola ed emozione, dando vita a creazioni artistiche uniche e straordinarie giocate sulla magica e coinvolgente dialettica tra forma, luce e colore.
La mostra, introdotta e presentata dal critico d'arte Luciano Carini con inaugurazione sabato 30 settembre alle ore 18,00, sarà visitabile fino al 12 ottobre 2023 presso la Galleria d'Arte Contemporanea “Studio C” di via G. Campesio 39 a Piacenza nei giorni feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Chiuso il lunedì,