Gli antichi avevano una duplice visione del concetto di natura, ovvero la consideravano sia come un luogo spettacolare per evadere dalle vicissitudini della vita e per nutrire anima e spirito, ma anche un motivo di faticoso lavoro e lotta per la sopravvivenza.
Plinio il Vecchio considerava favolose le virtù degli animali e delle piante, ma allo stesso tempo considerava la natura come un vero e proprio mistero e credeva sinceramente nella provvidenza della natura e nella posizione dell’uomo al centro di essa. Le sue riflessioni sono giunte fino a noi attraverso la sua monumentale opera “Storia Naturale”.
Ispirandosi alle osservazioni di questo grande pensatore del passato la pittrice Franca D'Alfonso ha voluto creare “Miraggio”, opera complessa che vive di silenziose atmosfere, di senzazioni evanescenti, di un mondo interiore da intuire, da comprendere, da vivere.
Questo “Miraggio” straordinario, misterioso e sognante nasce dall'infinito confronto tra cielo, fiume e terra attraverso una rilettura che non vuole rappresentare la realtà ma creare immagini che scaturiscono dalla combinazione di colori e forme capaci di esprimere messaggi e concetti, in un'operazione di sintesi estrema di quello che la natura offre al nostro sguardo lasciando ampia liberta allo spettatore di rielaborare e reinterpretare soggettivamente il lavoro dell'Artista.
Anche in quest'opera ciò che caratterizza la pittura di Franca D'Alfonso è la luminosità dei toni cromatici sostanzialmente chiari, la leggerezza e l'armonia delle forme geometriche costruite dalla luce e dal colore, definite non dal chiaro-scuro ma dal tono su tono di campiture omogenee di colore, senza l'apporto e il supporto del disegno e del segno. Una forma compositiva moderna, lontana dal classicismo, priva di profondità prospettica e che pare privilegiare una soluzione di superficie apparentemente semplice ma in grado di creare un complesso compositivo di forte impatto visivo anche in virtù delle cromie fascinose e carezzevoli di una tavolozza ricca di suggestioni e simbolismi comunicativi; colori che, stimolati dalla ricerca espressiva dell'Artista, vivono insieme, accostati l’uno all’altro, mentre, come per miracolo, ognuno di essi vive di vita propria. Colori che si combinano in armonia di vibrazioni e sospensioni metaficiche a testimoniare una lunga successione di stati d'animo e di richiami onirici, di emozioni diverse e concrete che si traducono in esiti d'arte.
M.C. febbraio 2024