San Marino, 11 agosto 2023 – Lo stage di un concerto non è solo fari, spot ed effetti speciali e. Può avere anche una cornice e arredi inconsueti e naturali: foglie e fiori. È quanto accaduto ieri sera al campo Bruno Reffi di San Marino per lo show di uno degli artisti più amati della musica italiana: Al Bano.
Ed è stata la flower designer sammarinese Mara Verbena, con i fiori dell'associazione Associazione Fioristi e Floricoltori Italiani (AFFI), a rendere unica la tappa sul Titano del tour 2023 “E' la mia vita”, con le sue composizioni verdi e floreali. Protagonisti bellissimi girasoli e foglie di aspidistria di differenti colori. Un girasole è stato anche donato a tutto il pubblico presente allo spettacolo. Il fiore era accompagnato da una frase d’amore contenuta in una delle canzoni dell’artista di Cellino San Marco: “Dillo con un fiore…leggilo nella foglia”. Un nuovo modo di scrivere messaggi abbinati ai fiori.
“Sono legata ad Al Bano da un rapporto di reciproca stima e amicizia. Lui non è solo un grandissimo cantate ma una persona profondamente legata alla terra, ai suoi frutti, ad ambiente e natura. Inevitabile, preparagli una sorpresa fiorita per il palco del suo concerto di ieri sera. Una sorpresa di cui sono stati protagonisti solo fiori italiani coltivati da cooperative e vivaisti di Affi”, spiega Mara Verbena.
“Le foglie di aspidistria sono duttili, malleabili, sono perfette per creare composizioni, completare bouquet e realizzare installazioni verdi. Insieme alle mie collaboratrici di Fior di Verbena le abbiamo utilizzate come dei grandi petali di fiori, su cui abbiamo scritto i titoli di alcune delle sue canzoni più amate. Una scelta in linea con il contenuto del suo concerto, un viaggio nella sua carriera letta attraverso i suoi brani e le sue interpretazioni. Devo anche esprimere la mia emozione per aver consegnato sul palco un bouquet ad Al Bano alla fine del concerto, con in sottofondo le note della sua canzone simbolo "Felicità'". Al Bano è anche un vero e sincero testimonial dei fiori italiani”, conclude Mar Verbena.
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www.maraverbena.com