Si tratta di una domanda legittima, la cui risposta è legata ad una novità introdotta da poco tempo, di cui in questo articolo cercheremo di capire le ragioni.
NASpI: qualche accenno
Di NASpI noi di PosizioniAperte.com ne abbiamo parlato molto. Per questo ci limiteremo qui ad accennare ai punti fondamentali della misura, segnalando poi ai nostri lettori ulteriori articoli di approfondimento.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego(NASpI in breve) è un’indennità di disoccupazione introdotta in Italia nel 2015 e gestita dall’Inps, che ha sostituito i vecchi ammortizzatori sociali ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) e Mini-ASpI.
Essa è destinata ai lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro, ad esempio a causa di licenziamento, risoluzione consensuale del contratto o fine del contratto a termine, fornendo loro un sostegno economico nella fase che intercorre tra la perdita dell’occupazione e il reimpiego in un altro lavoro.
Per poter accedere alla NASpI, i soggetti interessati devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:
- Aver lavorato almeno 13 settimane contributive nei 4 anni precedenti alla data di disoccupazione.
- Essere disponibili per il lavoro e iscritti come disoccupati presso il Centro per l’Impiego (ex-ANPAL).
Quale misura a sostegno del reddito, la NASpI prevede l’erogazione di un assegno mensile, il cui importo dipende dalla retribuzione precedente alla disoccupazione e dalla durata del periodo di lavoro. In generale, l’indennità è calcolata come una percentuale della retribuzione precedente, con un massimale stabilito dalla legge.
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Durata NASpI
A determinare la durata dell’erogazione della NASpI influisce quella del precedente rapporto di lavoro che, ricordiamo, deve essere pari o superiore alle 13 settimane contributive nei 4 anni precedenti alla data di presentazione della domanda. In virtù di questo dato, la NASpI può essere corrisposta fino ad un massimo di 24 mesi.
Quanto Tempo Passa tra una NASpI e l’altra
Anche in questo caso, la possibilità di richiedere una nuova NASpI successivamente ad un periodo in cui se ne è usufruito dipende dalla durata di erogazione precedente. Nello specifico:
- se l’indennità è stata erogata per un periodo di tempo inferiore a 6 mesi, occorre attendere almeno altre 4 settimane per poter presentare un’altra domanda di disoccupazione;
- se il periodo in questione è superiore a 6 mesi, allora sarà necessario attendere 8 settimane.
Questo lasso di tempo è stato introdotto al fine di evitare un uso improprio dell’indennità, facendo sì che i lavoratori abusassero di questo strumento senza procedere ad una ricerca attiva di una nuova occupazione. A questo si aggiunge poi anche una questione di costi di gestione della misura, onde evitare un eccessivo dispendio di denaro a carico dell’erario.
Come fare domanda per la NASpI
Per ottenere la NASpI è necessario presentare un’apposita domanda all’Inps, che è possibile inoltrare entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Essa può essere trasmessa attraverso tre modalità:
- telematica sul portale dedicato disponibile sul sito Inps;
- tramite l’ente di Patronato o Caf territorialmente competente;
- tramite supporto del Contact Center, disponibile al numero verde 803164.
Fonte notizia
posizioniaperte.com quanto-tempo-deve-passare-tra-una-naspi-e-laltra