15 mila utenti unici, oltre 200 itinerari proposti, una community di 250 travel creators e centinaia di intenzioni di viaggio generate solo nell’ultimo mese, con un tasso di conversione intorno al 10%. Sono i numeri, in costante e forte crescita, di treepli, la start-up italiana che negli ultimi tre mesi ha dato il via alla rivoluzione dei viaggi online, rendendo i viaggi fai-da-te più semplici, veloci e a prova di brutte esperienze!
La chiave del successo? Storytelling autentico, efficienza e personalizzazione, in un’era digitale (le prenotazioni di viaggi online registrano un tasso di crescita annuale del +12,2%1) in cui l’ispirazione per il prossimo viaggio arriva sempre più spesso dai social media – Instagram e TikTok in primis -, che, tra immagini e brevi video, riescono a catturare l’attenzione della maggioranza di Millennial e Generazione Z e diventare, per gran parte di loro, una fonte ispirazionale preferibile a Google2. Ma se rimanere meravigliati davanti alle immagini sui social è semplice, pianificare e prenotare il viaggio non lo è affatto: le statistiche stimano oltre 10 ore spese su oltre 120 siti web3 per raccogliere informazioni, confrontare opzioni di trasporto e alloggio, verificare tariffe, leggere recensioni. E con il rischio, costantemente dietro l’angolo, di incappare in brutte esperienze.
Secondo una recente indagine condotta da Kantar per treepli4, infatti, sebbene il 74% degli italiani ritenga che le recensioni su siti, social e app di viaggio siano per lo più o quasi sempre veritiere, ben il 91% è rimasto deluso dall’esperienza in un luogo, hotel o ristorante dopo averne sentito parlare positivamente. In particolare, sono proprio i più giovani a vedere disattese le proprie aspettative. Il 15% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni dichiara di pianificare con entusiasmo un’esperienza che però si rivela sempre diversa da come la raccontano, contro solo il 2% della fascia 55-64 anni. Mentre il gruppo di italiani tra i 25 e i 34 anni è quello che più frequentemente racconta di fidarsi delle recensioni (79%) rimanendo poi spesso (27%) o qualche volta (38%) deluso, contro quello degli over 65 che per il 58% ritiene che le recensioni siano per lo più o quasi sempre affidabili e che per il 47% afferma di non restare mai (6%) o solo raramente (41%) scontento.
«Anni di esperienza nel travel tech, lavorando per i più grandi player del mercato, ci hanno insegnato che la vera sfida è rendere il viaggio indipendente più facile e alla portata di tutti. E, per noi, la chiave per vincere questa sfida sta nella condivisione di esperienze reali di altri viaggiatori, raccontate da utente a utente con onestà, con contenuti autentici (ovvero: non sponsorizzati) e con tutti i consigli e le informazioni utili per pianificare e prenotare in modo semplice e veloce. Da quest’idea nasce treepli» spiega Francesco Di Gregorio, CEO di treepli, che nel 2022 ha fondato la start-up con Maurizio Consilvio, COO, e Giovanni Lotterio, CTO.
treepli, infatti, è una piattaforma in cui viaggiatori indipendenti (i “treeplers”) condividono e raccontano le proprie esperienze di viaggio (i “treeps”) con uno “storytelling aumentato”, che combina la pura ispirazione (foto e video) con informazioni dettagliate su itinerari, alloggi, attività e trasporti e su come prenotarli, con consigli su cosa fare e cosa evitare, e con le recensioni di altri viaggiatori che hanno fatto quelle stesse esperienze. treepli permette quindi di “costruire” il proprio viaggio, personalizzando date, tappe, alloggi ed esperienze, di stimarne il budget e di prenotarlo in
pochi click. Il tutto, gratuitamente. E, anzi, con la possibilità di monetizzare la condivisione delle proprie esperienze. Ogni viaggiatore, infatti, può diventare un treepler e guadagnare grazie alla condivisione: per ogni intenzione di acquisto generata, treepli condivide con il creatore del viaggio la commissione che riceve dagli operatori di settore (enti di promozione turistica, compagnie aeree, hotel, …).
treepli innesca quindi un circolo virtuoso, a vantaggio di tutti: gli utenti accedono ad un catalogo sempre più ricco di esperienze di viaggio autentiche e a percorsi di pianificazione e prenotazione semplici e rapidi, i treepler possono condividere e monetizzare facilmente le proprie esperienze di viaggio senza dover negoziare con sponsor, mentre gli operatori del settore – dagli enti di promozione turistica, compagnie aeree, catene di hotel, ai gestori di attrazioni (musei, mostre, eventi, parchi, ecc) – beneficiano di un nuovo canale più efficiente, efficace e scalabile, con un pubblico organico altamente coinvolto.
«L’influencer marketing vanta un ROI nettamente superiore rispetto ai canali tradizionali, ma i player del turismo investono meno di tanti altri settori perché hanno difficoltà a gestirlo. Generando intenzioni di acquisto, treepli riesce a convogliare un traffico selezionato verso le loro piattaforme di prenotazione, con una riduzione del costo di acquisizione per utente fino al 30%, come ci dimostrano i primi test – spiega il CTO Giovanni Lotterio. Allo stesso tempo permette ai creatori di viaggi, che rappresentano una quota significativa del mercato di content creators da oltre 100 miliardi di dollari, di monetizzare le loro attività e di condividere contenuti non sponsorizzati, a beneficio di tutti gli amanti dei viaggi alla ricerca di esperienze autentiche».
Un modello di business solido, quindi, che ha già saputo catturare le attenzioni degli investitori internazionali. treepli è stata infatti selezionata da Intelak, il technology e innovation hub per le start-up, con base a Dubai, per il suo programma di incubazione, e da AWS per quello di accelerazione, ed ha già chiuso un pre-seed round da 230 mila euro, con l’obiettivo di chiuderne un secondo da 1 milione di euro entro quest’anno.
Non solo, treepli ha siglato una partnership con Visit Dubai, il Dipartimento del Turismo e del Commercio della città emiratina, per il progetto “Dubai Rediscovered”, che ha visto quattro creators, selezionati da treepli nella sua community, viaggiare a Dubai per una settimana per creare diversi treep sulla città e le sue attrazioni con contenuti non convenzionali e stimolanti.
«L’obiettivo è testare l’efficacia di storytelling autentico e consigli di viaggio reali di creators indipendenti: con Dubai Rediscovered vogliamo dimostrare quanto sia importante traghettare l’ispirazione che può nascere sui social media verso contenuti più dettagliati e utili per chi sta pianificando un viaggio, e catturare così intenzioni di viaggio più strutturate e precise» conclude Maurizio Consilvio, COO di treepli.