Il prossimo 24 marzo sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “Piazza De Nava 3.zero: una lunga e sconcertante storia”. L’area in argomento rappresenta uno degli ultimi simboli storici della città di Reggio Calabria sta per essere demolito, in barba alle regole, per fare spazio alla realizzazione di una gelida superficie marmorea che cancellerà l’originario e tutelato stile Liberty e il quasi secolo di ricordi e d’importanti avvenimenti che nel tempo si sono susseguiti, richiamando nella splendida “Piazza balconcino” la presenza di migliaia di persone. Al nuovo incontro parteciperà come ospite il presidente dell’Associazione “Amici del Museo di Reggio Calabria” Francesco Arillotta che, nel corso del suo intervento, analizzerà le varie fasi inerenti l’area cittadina, intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava, ed alcune osservazioni sulla progettazione della stessa. Nel 2013, Reggio Calabria fu agitata dall’ipotesi del cosiddetto 'Progetto Di Battista', elaborato manco a dirlo dal Segretariato Regionale per la Calabria, che prevedeva un scavo profondo 12 metri su tutto il fronte del palazzo del Museo Nazionale, 103 trivellazioni in piena area archeologica e 3 cabine di sollevamento ascensori alte 4 metri sul marciapiede antistante proprio Piazza de Nava. L’area di piazza Giuseppe De Nava rappresenta un “bene culturale materiale e immateriale” e come tale deve essere tutelato e conservato come sancito nel dettato del “Codice dei beni culturali”. Ma il principio fondamentale su cui si basa la tutela di Piazza De Nava, ovviamente non è soltanto di natura sociale o affettiva, ma bensì, e soprattutto di natura Legislativa, poiché la Piazza è ubicata all’interno del perimetro della zona urbana di notevole interesse pubblico, avendo valore estetico e tradizionale, costituito dal complesso degli edifici che pur costruiti all’inizio del 900, hanno rilevante valore estetico e compositivo. Le piazze di Reggio Calabria rappresentano accenti storici, architettonici e turistici, che costituiscono una grande parte dell'atmosfera millenaria della "Città della Fata Morgana". Piazza De Nava, rappresenta la rinascita di Reggio Calabria a seguito del terremoto del 28 dicembre 1908 ed in tale area trovano allocazione tre stili architettonici: quello umbertino eclettico della seconda metà dell’ottocento, quello liberty, quello razionalista italiano del ventennio. La piazza, a pianta rettangolare, è intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava promotore della ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908. Non a caso il luogo è dedicato al famoso statista, in quanto lo stesso fu il promotore della ricostruzione di Reggio Calabria dopo il sisma del 1908. Piazza De Nava, storico punto di riferimento del cuore di Reggio Calabria è la piazza antistante Palazzo Piacentini, ossia il Museo Nazionale della Magna Grecia, dove sono custoditi i Bronzi di Riace , ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del regno d'italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della stessa, adornata da vari esempi arborei, sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua raffigurante il ministro De Nava. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di anali da parte del presidente dell’Associazione “Amici del Museo di Reggio Calabria” Francesco Arillotta. Nel corso del suo intervento, il gradito ospite del sodalizio organizzatore analizzerà le varie fasi inerenti l’area cittadina, intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava, ed alcune osservazioni sulla progettazione della stessa. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 24 marzo.
Fonte notizia
www.circoloculturalelagora.it