Per chi, invece, non lo sapesse, la MAD è uno strumento molto utile per coloro i quali, pur non essendo inseriti in nessuna graduatoria, offrono la loro disponibilità a prestare supplenza, sia nell’ambito dell’insegnamento sia in qualità di personale ATA.
Messa a disposizione: cos’è
La Messa a disposizione, meglio nota come MAD, altro non è che una richiesta inviata da un docente o aspirante tale ad una scuola per la copertura del ruolo di supplente.
Sua caratteristica principale è l’informalità, vale a dire essa si sostanzia di fatto in una domanda di autopresentazione, simile ad una candidatura spontanea presentata per un qualsiasi lavoro.
Nonostante l’informalità, è bene precisare che questo strumento è ufficialmente riconosciuto e consentito dal Miur.
La sua importanza è duplice:
- permette ai docenti o aspiranti tali di prestare insegnamento e comunque di accumulare punteggi utili per le graduatorie di merito;
- consente alle scuole di attingere a personale per ricoprire ruoli di supplenza laddove non vi sia disponibilità di nessun docente iscritto nelle graduatorie.
Trattandosi di una domanda presentata per ricoprire il ruolo di supplente (ma non solo, come vedremo a breve), è evidente che si tratta di un’occupazione a termine e quindi l’assunzione deve considerarsi a tempo determinato, per periodo di breve o medio-lungo termine.
Tipologie di MAD
Solitamente ricorrono alla Mad i docenti che aspirano ad ottenere una supplenza in una delle discipline attinenti al proprio titolo di studio. Tuttavia, è bene sapere che la domanda può essere presentata anche per altre tipologie di sostituzione. Ecco di quali si tratta:
- per il sostegno;
- per i recuperi estivi (nei mesi di giugno e luglio)
- per il personale ATA, finalizzata alla sostituzione per incarichi amministrativi, tecnici e ausiliari.
Requisiti richiesti per la MAD
Uno dei vantaggi della Mad è che non sono richiesti particolari requisiti. Ovvio che chi è in possesso di un titolo di studio, quale la laurea, di una classe di concorso specifica o ha maturato già esperienza è avvantaggiato nella selezione. Nel complesso, però, in questi casi è valido anche il solo possesso di un diploma.
Tutti questi dati vanno corredati a quelli anagrafici in sede di compilazione della domanda.
Diverso è il discorso per gli insegnanti di sostegno. Non possono, infatti, presentare domanda di messa a disposizione coloro che non sono inseriti in graduatoria, secondo quanto stabilito da una recente circolare del Miur.
Come e quando inviare la domanda
Trattandosi di una richiesta informale non esistono particolari procedure da osservare per la compilazione della domanda, che può essere inoltrata via email o in modalità cartacea. La prima, ovviamente, è preferibile, sia per una questione di celerità nella ricezione che per la possibilità di poterla inviare a più istituti, con maggiore probabilità di essere contattati.
Dal punto di vista delle tempistiche, invece, si può presentare la Mad in qualsiasi momento, ma ci sono alcuni periodo che potremmo definire “strategici”, quali:
- settembre, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico;
- dicembre;
- giugno e luglio, ossia il periodo di svolgimento dei corsi di recupero estivi.
Una volta ricevuta la domanda, la scuola valuterà e archivierà la richiesta in attesa di disponibilità.
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Fonte notizia
posizioniaperte.com messa-a-disposizione