Artista Neomelodico, Nando Mariano, da dove nascono le idee per quest’arte che penso sia sempre una sfida continua nel cammino canoro?
Dalla passione che mi porto dentro da quando avevo dodici anni, per questo mi sento fortunato, la musica è nella mia vita, non la definirei mai un mestiere a sé, perché nasce da qualcosa che abbiamo insito, e che va coltivata, ampliata con l’anima, adesso son arrivato ai cinquanta con la mia musa con cui condivido la mia vita “La Musica”. Quindi, potrei dire aldilà della musica non avrei il tempo per avere altri hobby, fa parte della mia vita.
Cosa ha spinto Nando a interfacciarsi sul parterre della musica in Sanremo?
L’interfaccio a Castrocaro il 91’, poi a Sanremo è stata ciò che chiamerei un percorso della mia vita dove ho appreso ciò che desideravo veramente, perché avevo messo sul piatto della bilancia: la famiglia o quel di Sanremo, con un figlio piccolissimo di sei mesi ho scelto moglie, e figlio. Visto che, mi è stato instillato il valore della famiglia in primis, da ragazzo dai miei. Vivo in mondo tutto mio, dove mi sento in cantante della mia città. La mia vita artistica, posso definirla piena in toto, perché canto nella città partenopea che ha fatto della canzone napoletana una musica internazionale, che valica i confini, le lingue. Parla il linguaggio universale di una città ricca di sentimenti ed emozioni. Quindi sono felice di essere arrivato appieno a vivere la musica nella città più musicale d’ogni posto.
Su questo palcoscenico cosa ascolteremo passione, anima?
Giusto passione e anima, perché non mi son mai piaciuti i cintanti tecnici. Le emozioni sono gli elementi fondamentali della musica, ci sono vari generi musicali, ma quelli che rimangono impressi sono pochi ma buoni, basto pensare al: “O sole mio”, quindi è questo che portiamo avanti i sentimenti, le passioni che animano le genti.
Le ali della musica sin dove ti porteranno?
Sono contento dove sono arrivato, non vivo più nel senso di fare musica per vivere, ma vivo perché la musica fa parte della mia vita. Quando si inizia, devi sottostare al gioco di chi ti dà lavoro, oggi non ho bisogno, basta avere l’indispensabile secondo il mio punto di vista. Sono arrivato a un punto di arrivo, tanto che il 17 di marzo sarò al Palapartenope, una serie di concerti al 2.0, una serie di piazze dove porterò la mia musica.
Due città di mare che si interfacciano: Napoli e Sanremo che danno il via alla tua carriera in salita, cosa ti aspetti dalla seconda?
Sanremo è una grandissima vetrina, ma Napoli è la più popolare, tutto quello che si fa in questa città è musica. Le altre città avranno altre facoltà, ma Napoli è la colonna sonora di un parterre immenso in tutto il mondo. Forse, molti miei colleghi, non comprendo il patrimonio che ci hanno lasciato come canzoni: Maruzzella, Anima e core ecc. Corredo di radici esportato nel mondo, dove non ci sono barriere linguistiche, perché la canzone napoletana canta nel cuore d’ognuno. I tempi cambiano anche il sound, ma se vogliamo, diversi artisti hanno modificato testi in rep vendendo centinaia di copie, postando le proprie radici, è questo altre giovani leve non lo comprendono, dal canto mio lo ribadisco mi sento fortunato di cantare nella città partenopea che è lei stessa musica.
Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita.
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