Dall'introduzione:
"... La cultura è l’insieme dei prodotti artificiali elaborati dagli individui. Il problema dei nostri giorni sta tutto qui: nella moderna impossibilità di governare taluni prodotti artificiali che nel tempo si sono sottratti al governo di chi li ha creati. La persona, in quest’epoca contemporanea, scende dal palco e diventa spettatrice impotente di uno spettacolo al quale non avrebbe mai voluto assistere e peril quale è costretta a pagare forzatamente un biglietto costosissimo che, in una parola, è il proprio “fallimento” rappresentato dall’abdicazione del ruolo di attore e dunque di decisore dei processi che regolano la propria esistenza..."
Un breve percorso di analisi attraverso i segmenti più importanti della vita dell’individuo. L’amore, la felicità, il contesto sociale, economico e culturale sono i protagonisti di questi scritti, attraverso i quali emerge come la demolizione della dimensione collettiva abbia portato con sé la scomparsa delle persone nella loro qualità di “attori sociali”.
Se è vero che “non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza”, l’autore allora si chiede che cosa accade quando gli uomini sono privati del loro essere sociale, come in questa fase storica.
Dario Leone è Saggista e Sociologo specializzato. Precedentemente ha pubblicato, Le gabbie sociali della Globalizzazione (Susil, 2014), L’amore ai tempi della Globalizzazione (Aracne, 2016), Identità liquida, disagio solido (Nulla Die, 2019), Storie di ordinaria amministrazione (Nulla Die, 2020).
Collabora con riviste scientifiche e di analisi sociopolitica.
Fonte notizia
nulladie.com it catalogo 585-dario-leone-la-scomparsa-delle-persone--9788869154898.html