Riguardo quest’ultima, però, è da specificare che non tutti ne sono destinatari.
Cerchiamo di capire allora a chi spetta, in cosa consiste e quando viene erogata la Quattordicesima.
Quattordicesima: cos’è?
Quella che noi chiamiamo comunemente Quattordicesima altro non è che l’abbreviazione di quattordicesima mensilità, un’espressione che fa riferimento all’erogazione in differita dello stipendio. L’ammontare della quattordicesima, pertanto, non viene erogato mensilmente, ma matura mese dopo mese (di solito da luglio al giugno dell’anno successivo), per essere poi versato in un’unica soluzione (solitamente a luglio).
La somma è pari all’importo della retribuzione lorda percepita mensilmente dal lavoratore, con delle eccezioni, che analizzeremo a breve.
La discriminante, rispetto alla tredicesima, è la regolamentazione delle due retribuzioni. Mentre la tredicesima è regolata dalla legge, che ne ha esteso il diritto al percepimento a tutti i lavoratori, la quattordicesima è disciplinata dai singoli CCNL. Questo significa che il lavoratore ne avrà diritto sulla base di quanto stabilito in sede di stipula del contratto, ma qualora il CCNL non dovesse prevedere la quattordicesima, può essere versata liberamente dal datore di lavoro.
Quando viene erogata la Quattordicesima?
Nella maggior parte dei casi la quattordicesima viene erogata, come accennato, nel mese di luglio di ogni anno. Come la tredicesima viene erogata in occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie, anche in questo caso la spiegazione è da ravvisarsi nella concomitanza col periodo di ferie e dunque la ratio sarebbe da ravvisare nel consentire al lavoratore di godere di una maggiore disponibilità economica.
Circa il suo ammontare, questo matura da luglio dell’anno precedente sino a giugno dell’anno corrente. Quindi la somma della quattordicesima percepita nel mese di luglio di quest’anno è il risultato del suo maturare da giugno 2021.
Il periodo di erogazione, però, non è uguale per tutti, ma varia sempre in base al CCNL di riferimento. Ad esempio, datore e lavoratore possono pattuire individualmente che la somma spettante a titolo di quattordicesima venga ripartita mensilmente, purché il totale delle 12 rate risulti uguale alla somma spettante al lavoratore qualora il pagamento fosse effettuato in un’unica soluzione.
Quattordicesima: a chi spetta?
Quanto sinora esposto riguarda principalmente i lavoratori dipendenti. C’è, tuttavia, un’altra categoria sociale a cui viene erogata la quattordicesima: i pensionati.
Come per i lavoratori, non a tutti spetta questa retribuzione aggiuntiva, ma solo a chi è in possesso di alcuni requisiti:
- un’età superiore ai 64 anni;
- un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016;
- un reddito complessivo fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.
E’ evidente quindi che l’importo della quattordicesima non è uguale per tutti gli aventi diritto, così come diversi sono i tempi di erogazione: infatti, chi perfeziona i suddetti requisiti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento riceverà la quattordicesima già sulla rata pensionistica di luglio; per chi li perfeziona nell’arco di tempo compreso tra il 1 agosto e dicembre, allora la prestazione verrà liquidata con la pensione di dicembre.
Quattordicesima: come si calcola l’importo
Diverso è il sistema di calcolo dell’importo della quattordicesima tra lavoratori dipendenti e pensionati.
Calcolo quattordicesima Lavoratori dipendenti
Per quanto riguarda i primi, abbiamo già avuto modo di evidenziare il fatto che l’importo della prestazione matura mese per mese a partire dall’anno precedente e corrisponde, di base alla retribuzione percepita mensilmente.
L’importo, però, può variare se, ad esempio, il contratto di lavoro subisce delle variazioni. Tipico il caso di lavoratore che passa da un contratto part-time a full-time o viceversa.
Ad influire, poi, ci sono cause che, per legge, non consentono la maturazione della prestazione mensile, come le assenze ingiustificate, le prestazioni non retribuite, lo sciopero, la cassa integrazione o il congedo parentale. In questi casi bisogna l’importo della quattordicesima verrà ridotto ricalcolando i giorni effettivamente “lavorati”.
In generale, per il calcolo della quattordicesima si ricorre ad una semplice formula:
stipendio lordo mensile X mesi lavorati nel corso dell’anno / 12 ( corrispondente ai mesi dell’anno)
Calcolo quattordicesima Pensionati
A determinare l’importo della quattordicesima ai pensionati, oltre i criteri indicati nel paragrafo precedente, rilevano anche gli anni di contribuzione. I limiti e gli importi validi per l’anno corrente sono comunicati dall’Inps attraverso apposita Circolare. Il tetto massimo, comunque è fissato nella somma di:
- 10.223,86 euro per redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo;
- 13.385,14 euro per redditi fino a 2 volte il trattamento minimo.
Ciò significa che la quattordicesima verrà corrisposta in misura ridotta fino al raggiungimento del tetto massimo.
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Fonte notizia
posizioniaperte.com quando-si-prende-la-quattordicesima