LA COMMEDIA DELL'ARTE CHE NON TI ASPETTI ... PORTA LA FIRMA DI GARCIA LORCA

Chi conosce Federico Garcia Lorca come autore di testi per burattini e canovacci di commedia dell'arte alzi la mano! Eppure il grande poeta Andaluso, martire del franchismo, fu anche studioso appassionato e autore di testi legati alle forme espressive più tradizionali e popolari della scena. Ne è un esempio "Los titeres de cachiporra" ovvero "I Burattini della mazza", che vedremo in scena nel primo fine settimana di dicembre sul palco fiorentino del Teatro di Cestello!

               

FIRENZE - Che nei cartelloni si possano trovare spettacoli di commedia dell'arte non è in vero molto comune, ma neppure cosa rara, che però questi portino la firma di una delle figure più iconiche e politicamente impegnate della letteratura novecentesca beh diventa veramente un'eccezione, anzi una sorpresa. E' quella che regala al proprio pubblico, per aprire il mese di dicembre, il Teatro di Cestello di Firenze, con "I Burattini di Garcia Lorca" (da venerdì 2 a domenica 4 dicembre, feriali ore 20,45 e domenica ore 16,45), commedia tratta da "Los titeres de cachiporra", letteralmente " i burattini della (o con la) mazza", che il grande poeta andaluso scrisse per omaggiare la ricca tradizione dei pupi della sua terra, strizzando l'occhio alle maschere della tradizione italiana e mediterranea. La traduzione e regia sono di Angela Tozzi, in scena tra gli altri Marco Predieri, nel ruolo di Don Cristobal, personaggio che risuona anche nel sottotitolo dell'opera: "Tragicommedia di Don Cristobal e della Signorina Rosita", con cui spesso il canovaccio si torva pubblicato nelle antologie lorchiane. La Rosita in questione sarà interpretata dalla giovane Marianna Minio. "Oltre i confini della Spagna Federico Garcia Lorca è conosciuto soprattutto per la sua opera poetica e la drammaturgia dedicata al sociale e ai drammi civili della sua contemporaneità  - si legge nelle note di regia - mentre fu anche un fervido e appassionato culture e studioso del teatro più popolare, tra i cui linguaggi ed espressione figurano la commedia dell'arte e il teatro dei burattini, di cui in Andalusia esisteva e tuttora esiste una consolidata tradizione. A questa vera e propria passione il poeta ha dedicato parte del proprio lavoro e qualcosa è arrivato fino a noi, come questi burattini, che però il suo autore non vide mai rappresentati, finendo troppo presto vittima del franchismo". In realtà l'opera è datata 1922, anche se rimase in un cassetto, ed è anche per omaggiare il centenario di questo piccolo capolavoro che il Teatro di Cestello ha deciso ora di riproporla. Sul palco va in scena un classico triangolo amoroso, una ragazza contesa tra due innamorati ma promessa in sposa a un terzo uomo dispotico e arrogante, ma ricco, che può permettersi di comprarla, risolvendo le pendenze economiche della di lei famiglia. Attorno un corredo di bizzarri personaggi, che nelle intenzioni di Lorca avrebbero dovuto essere interpretati da burattini, mentre nell'edizione che andrà in scena ciascun carattere sarà impersonato da attori in carne e ossa. Oltre ai già citati Marianna Minio e Marco Predieri il pubblico troverà Patricia Bettini, Luca Amaddii, Leonardo Previero, Nicola Musso, Laura Frullini ed Emma Verdolino. Per prenotare sono a disposizione l'indirizzo mail prenotazioni@teatrocestello.it e il numero, attivo anche su WhatsApp 392.2669655, oppure il fisso 055.294609.

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