Una mostra-mercato d'arte moderna e contemporanea. Un importante evento culturale dove galleristi e pubblico si sono potuti confrontare, importante occasione per i collezionisti alla ricerca dell’opera su cui fare un investimento e per esperti del settore alla ricerca di nuovi talenti.
Quattro giorni all’insegna dell’arte, con oltre 15.000 opere in mostra su 28.000 mq di superficie, la partecipazione di oltre 300 espositori e una media di 26.000 visitatori per anno, in uno dei distretti fieristici più produttivi d’Europa dalla forte risonanza nazionale e internazionale.
ArtePadova non è solo un importante palcoscenico per artisti affermati o che si stanno affermando, ma anche per talenti emergenti che saranno presenti nella sezione Contemporary Art Talent Show, riservata a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere d’arte dal costo inferiore ai 5000 euro, arricchita i due premi dedicati alle migliori opere d’arte accessibile: il Premio C.A.T. e il Premio Banca Mediolanum, che confermano ancora una volta il primato di ArtePadova nella promozione del domani dell’arte.
La parola d’ordine di questa edizione che ha portato una ventata di freschezza e innovazione ai tanti visitatori presenti, è stata sicuramente “CRYPTOART”.
Crypto sculture, ologrammi e gallerie virtuali, l’arte diventa sempre più tecnologica, e lo si vede anche alla Fiera di Padova.
La tecnologia si traduce nell’utilizzo dell’informatica nelle installazioni artistiche.
Come nel caso della LOVE BOMB NFT, ovvero la prima crypto scultura al mondo che con l’ausilio della tecnologia NFC unita al nuovo movimento artistico digitale denominato Coesionismo, è in grado di stabilire un dialogo armonico tra arte tradizionale ed arte digitale certificata come NFT.
L’opera presentata è la numero 3 di 3 bombe in stile cartoon, è la scultura fisica, dotata di innesto digitale che permette al cellulare – attivando la lettura NFC o scansionando un QR code – di far partire un video che costituisce il completamento dell’opera; che nella sua seconda parte eterica si intitola:
CRYPTO LIGHTER CS3 rappresentata da una fiamma di un accendino, che arde alimentato dal combustibile più eterno: l’amore.
Il lavoro è realizzato dagli street artist milanesi Cupydo e Sara Arnaout, già presenti alla recente edizione di ArtParma Fair presentando la
LOVE BOMB CS1 rappresentati dalla galleria milanese Art Luxury Gallery di Raffaella Matrone con sede in via P. Sottocorno,27 dove in una recente intervista ha mostrato un forte interesse ad aprire le porte della sua galleria a nuovi orizzonti artistici.
Come quello che partirà nei primi mesi del nuovo anno e che vedrà come protagonista principale l’artista bergamasco Cristian Basile, l’autore delle scimmie tridimensionali con le cuffie.
Opere che stanno riscuotendo un enorme successo in quanto è innegabile il forte impatto artistico/visivo che generano e in grado di apportare stile e design in tutti gli spazi in cui vengono esposte.
L’artista realizzerà 100 esemplari numerati che attraverso un innovativo supporto olografico da tavolo riprodurrà sotto forma di ologramma virtuale l’immagine di una sua scimmia che prende vita nello spazio circostante.
La 32^ ArtePadova ha contato circa 300 espositori – soprattutto galleristi italiani (più inglesi, austriaci e di San Marino) che hanno portato i grandi nomi dell’arte - a cui si sono unite gallerie, associazioni, autori indipendenti e collettivi provenienti anche da Danimarca, Iran, Russia che hanno portato invece gli artisti emergenti proposti nella sezione Contemporary Art Talent Show in cui ogni opera esposta non superava i 5.000 euro di valore.
Il curatore di Arte e Antiquaria Nicola Rossi spiega: “E’ un modo per creare un raccordo tra le 31 correnti artistiche del Novecento qui rappresentate ad alto livello, e le nuove generazioni di artisti realizzando un necessario ricambio generazionale e proponendo oltretutto ai visitatori autori a prezzi abbordabili con la possibilità di interessanti rivalutazioni nel tempo, come spesso è avvenuto in questa fiera”.
Al pubblico preparato non sono sfuggite le firme blasonate presenti ad ArtePadova, come quelle di Jeff Koons, l’artista contemporaneo più quotato al mondo (celebri i suoi cagnolini in porcellana di Limoges che sembrano palloncini), o la novantenne Yayoi Kusama che è la più famosa artista vivente, o ancora Picasso, De Pisis, Guttuso, Sironi, Pomodoro, Balla, De Chirico, Guidi, Morandi, Vedova, Rotella, Festa, Hartung, Capogrossi, Campigli, Warhol, Haring. Tante le curiosità in questa mostra che ha consentito anche la possibilità di acquisto di opere decisamente impegnative: come la replica dell’orinatoio che Marcel Duchamp nel 1919 a New York dopo averla presa in un grande magazzino e firmata R.Mutt, si vide scartare da una mostra divenendo così (una volta andata distrutta) un’icona del Dadaismo e qui proposta a due milioni di euro; oppure un autoritratto di Ligabue da 350.000 euro commissionato da un gallerista parmense, o un coloratissimo acrilico di Georges Mathieu (1988) da 200.000 euro o un Bansky da 98.000 euro. Quadri, sculture, installazioni… Tanti stimoli che hanno aiutato a capire l’evoluzione di una storia dell’arte che a pochi passi (in Antiquaria) mostrava le sue radici culturali.