Questa edizione è risultata essere una attenta ed analitica vetrina di tutte le correnti artistiche più influenti ed emergenti – dall’astrattismo al futurismo, fino al concettuale, ma protagoniste indiscusse con un focus speciale, sono state due correnti in particolare: Pop Art e Crypto Arte.
Ed è proprio quest’ultima ad aver acceso un forte interesse ma soprattutto entusiasmo nei tanti visitatori e collezionisti presenti in fiera.
Ancora poche le gallerie in grado di proporre opere digitali ed NFT, ma una su tutte ha sicuramente lasciato il segno all’interno di questa edizione.
Parliamo della Art Luxury Gallery, galleria milanese con sede fisica in via Pasquale Sottocorno,27 - che tratta principalmente arte moderna e contemporanea e da quest’anno anche crypto arte, sposando un progetto che vede la firma dell’artista Pop Sara Arnaout e del Crypto artist Cupydo, noto per le sue originali performance pubbliche, come gli NFT apparsi nei vagoni della metropolitana milanese il giorno di san Valentino o quella dei 1000 cuori adesivi, attaccati in tutta la città meneghina, in omaggio al popolo ucraino ed in modo particolare alle sue donne nella giornata dell’8 marzo.
Oppure come le opere esclusive realizzate per l’Archivio storico Olivetti e l’istituto Amedeo Modigliani premiate con menzione d’onore.
Ed infine, ma certo non per originalità e stravaganza, la performance messa in atto proprio per la promozione di questo ultimo lavoro esposto all’Artparma Fair, una performance che ha visto protagonisti inconsapevoli, statue, monumenti, musei, chiese e mezzi di trasporto pubblici milanesi, a cui sono stati applicate delle bombe digitali sottoforma di volantino, quella di maggior effetto è stata sicuramente quella “agganciata” sulla mano della Madonnina presente all’interno del Duomo di Milano.
Una performance unica nel suo genere, che ha portato l’opera presentata in fiera ad essere tra le più fotografate ed apprezzate per originalità ed innovazione.
Un’opera che porta sulle sue spalle un importante peso, quello di essere la prima crypto opera al mondo presentata attraverso una scultura digitalizzata che con l’ausilio della tecnologia NFC unita al Coesionismo genera un dialogo armonico tra arte tradizionale ed arte digitale certificata NFT.
Un’opera non solo ad essere unica nel suo genere, ma anche ad essere l’unica ad appartenere al nuovo movimento artistico digitale che prende il nome di Coesionismo, creato proprio dall’artista Cupydo il 14/02/2022, il cui manifesto è stato presentato dalla Art Luxury Gallery proprio in questa edizione dell’Artparma Fair 2022, manifesto firmato anche dall’artista Sara Arnaout che insieme a Cupydo hanno dato vita a questa creazione in grado di fare rumore già molto prima della sua presentazione ufficiale.
Un’opera composta da una parte fisica sottoforma di una grande bomba stile cartoon dalla lunga miccia fluo realizzata dalla Arnaout e da una parte digitale sottoforma di crypto accendino animato realizzato da Cupydo.
Un’opera interattiva, in grado di coinvolgere tutti i visitatori presenti, di fatti bastava prendere il proprio smartphone e avvicinarlo al microchip presente sulla bomba, oppure inquadrare un QR-code, per far apparire l’innesto digitale che andava a dialogare con l’opera fisica.
L’opera dal titolo (LOVE BOMB NFT + CRYPTO LIGHTER) è stata letteralmente presa d’assalto dai tanti curiosi, visitatori e collezionisti che prontamente hanno voluto farsi immortalare con il proprio smartphone tra le mani mentre accendevano la miccia della bomba.
Una scena che ha visto come protagonisti anche tantissimi bambini, che attratti da questa bomba “parlante”, tra le braccia dei genitori hanno voluto anche loro immortalare l’azione dell’accensione della miccia.
La Art Luxury Gallery con l’ingresso in campo nell’universo crypto ha voluto lanciare un messaggio forte e deciso a tutte le gallerie e galleristi presenti a questa edizione, un messaggio che parla di innovazione e rivoluzione, in un settore come quello del mercato dell’arte, forse ancora troppo ancorato a vecchi metodi e concetti.
Raffaella Matrone, fondatrice della Art Luxury Gallery, con determinazione e lungimiranza ha intuito che il mondo dell’arte e soprattutto quello inerente il suo mercato, stesse cambiando e che lo stesse facendo a ritmi sempre più veloci, portando buona parte di gallerie e galleristi a trovarsi esclusi da un sistema sempre più ricco di innovazione e digitalizzazione, un sistema dove la Art Luxury Gallery ha deciso di entrare senza dover chiedere il permesso.