Un viaggio tra le geografie di un autore universale a 100 anni dalla sua nascita. Pasolini poeta, scrittore, pensatore acuto e intellettuale scomodo ai più, ancora oggi di grande attualità.
“…ho camminato alla luce della storia,
ma, sempre, il mio essere fu eroico,
sotto il tuo dominio, intimo pensiero”
Frammento alla morte, tratto da «La religione del mio tempo», 1961
Pasolini rappresenta un punto fermo della cultura italiana e internazionale; per la sua grande capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea è un autore tuttora originale e di grande attualità.
Nella cornice suggestiva della Biblioteca Giovenale, Più moderno di ogni moderno. Le geografie di Pier Paolo Pasolini si inserisce come sguardo in un mondo che coniuga in sé passato e presente, nello spazio in cui si fondono la romanità intellettuale e la cultura universale.
L’inaugurazione avrà luogo in data 13 ottobre, con un incontro alle ore 17.30 in cui interverranno Bruno Zanzottera, Fabio Sebastiani e Silvio Parrello (detto er Pecetto, ex “ragazzo di vita”), con una proiezione del corto MUSEO PASOLINI di Franco Diana.
All’interno della mostra, il 22 ottobre alle ore 17.00, verrà ospitata la lectio d’arte e cinematografia QUADRI D’AUTORE NEL CINEMA DI PPP a cura dello scrittore Sandro Bonvissuto.
Questo reportage, realizzato in occasione del centenario della nascita, si focalizza sul territorio romano, ma non vuole solo ripercorrere i luoghi che lo hanno visto protagonista in vita o hanno fatto da sfondo ai suoi film, romanzi o poesie; va anzi a incontrare personaggi che lo hanno conosciuto, studiosi e artisti che hanno lavorato sui suoi testi e hanno reso omaggio alla sua figura. Le foto sono accompagnate dalle parole delle interviste del giornalista di Radio Popolare Claudio Agostoni e dai versi poetici di Antonella Giannaccaro. Lo sguardo fotografico si sofferma soprattutto su luoghi e personaggi come gli abitanti dell’Idroscalo, dove venne ritrovato il suo corpo martoriato, che oggi potrebbero incarnare quelli dei suoi film. Una periferia che ricorda quelle borgate romane che lo hanno visto protagonista e che oggi si sono profondamente trasformate.